Stop alle emozioni tossiche con la pratica della gratitudine – askanews.it

Stop alle emozioni tossiche con la pratica della gratitudine

Mag 12, 2023
Roma, 12 mag. – La gratitudine è un sentimento profondamente benefico, che consente di connettersi in modo stabile con gli avvenimenti positivi che accadono ogni giorno, entrando in uno stato mentale ricettivo e gioioso: coltivarla con consapevolezza favorisce il benessere e la capacità di connessione positiva con il mondo. La pratica della gratitudine è stata, infatti, associata nella letteratura scientifica a una maggiore felicità e soddisfazione nella vita, una migliore salute mentale e una migliore relazione con gli altri.

Coltivare la gratitudine è un importante antidoto contro le emozioni tossiche, e Petit BamBou, applicazione di meditazione mindfulness che offre oltre 1.000 percorsi meditativi in diverse lingue, italiano incluso, ha scelto di dedicare un nuovo programma interamente dedicato a all’argomento. ‘Gratitudine: la via della Felicità’ è il ciclo di meditazioni che esce in esclusiva in Italia prima di essere tradotto e pubblicato anche nelle altre lingue. Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta ed istruttrice di mindfulness, ideatrice del programma, accompagna gli utenti a intraprendere un percorso di introspezione alla scoperta della gratitudine. Dieci sessioni pensate per aiutare ad apprezzare il buono che c’è nella vita, sempre, anche nei giorni più complicati.

“La maggior parte di noi si è, in tempi recenti, progressivamente disabituata al sentimento della gratitudine, che, pure, è un ingrediente fondamentale per una vita personale e relazionale sana. Dal 2020 siamo tutti un po’ più arrabbiati, difesi e disincantati: aprirci a ricevere ci può sembrare un atteggiamento ingenuo, che rende vulnerabili, ma vale esattamente il contrario” osserva la dottoressa Maria Beatrice Toro. “Vi sono studi che mostrano come la gratitudine aumenti considerevolmente la resilienza, l’ottimismo e il senso di realizzazione esistenziale. Quando ci chiudiamo, infatti, abbiamo l’illusione di essere più forti, ma siamo in verità più esposti a una serie di emozioni sociali tossiche: risentimento, angoscia di restare esclusi, senso di isolamento e paura di non essere all’altezza”.

A livello neurofisiologico la gratitudine attraverso la meditazione attiva alcune aree della corteccia prefrontale responsabili dei meccanismi della consapevolezza, del piacere di vivere ed anche della capacità di relazione. Alcuni studi indicano un rilascio di endorfine che sono connesse alla sensazione positiva di rilassamento e benessere indotta dalla coltivazione dell’attenzione al presente, dall’apprezzamento e dalla gratitudine. Secondo una ricerca della University of California, praticare gratitudine abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, del 23%, riduce del 7% i sintomi di infiammazione nei pazienti con insufficienza cardiaca, combatte la depressione, diminuisce la pressione sanguigna e migliora la qualità del sonno. Uno studio condotto dall’University of Birmingham ha mostrato come questa pratica abbia diversi benefici, tra cui: meno errori di giudizio, migliore apprendimento, più supporto verso le persone, maggiore fiducia in sé stessi, migliore approccio al lavoro, maggiore resilienza, minore sofferenza fisica, e influisce positivamente su salute e longevità.

Il nuovo programma è composto da una serie di esercizi e meditazioni che consentono di accogliere e riconoscere gli avvenimenti positivi, allenando il ‘muscolo’ dell’apprezzamento. Le pratiche di meditazione di consapevolezza permetteranno a chi pratica di entrare in contatto con le dimensioni complementari del ricevere e del donare.  Le pratiche aiuteranno inoltre a sviluppare la gratitudine anche quando ci troviamo di fronte a esperienze complicate. Qui entra in gioco la mindfulness, che permette di contenere lo stress per attraversare le difficoltà in modo il più sereno possibile, restando ben centrati nel presente.

Di seguito il dettaglio delle sessioni:

  • Che cosa è la gratitudine: la prima sessione fa leva su esercizi che nascono nella psicologia positiva e nella mindfulness per supportare l’utente a scoprire la gratitudine e sul suo stretto legame con la consapevolezza.
  • Fare luce sulle intenzioni: propone una pratica per approfondire le motivazioni che spingono gli utenti a sviluppare il sentimento di gratitudine.
  • Impariamo a ricevere: ha l’obiettivo di aiutare l’utente a riconoscere e a essere grati nei confronti dell’amore, del sostegno e dell’aiuto che arriva dagli altri.
  • Rinforzare la consapevolezza: è la pratica per migliorare la consapevolezza del presente, del corpo e della realtà.
  • Incrementare i benefici della gratitudine: in questa sessione si vuole estendere la capacità di apprezzare momenti che a prima vista sembrano poco significativi.
  • Accogliere le sfide della vita: una pratica che aiuta l’utente a non essere travolto dagli avvenimenti burrascosi e a non perdere centratura ed equilibrio, mantenendo un atteggiamento che consenta di non drammatizzare, ma, al contrario, di scorgere i lati positivi delle difficoltà.
  • Saper dare: la sessione è dedicata alla consapevolezza della capacità di dare e di come ‘dare e ricevere’ siano processi inestricabilmente connessi. Riconoscere sé stessi come persona in grado di aiutare, di donare, di fare del bene e magari anche di fare la differenza, aiuta l’autostima e la sicurezza di sé.
  • Armonizzare ricevere e dare: una sessione che vuole insegnare come il dare sia il fenomeno complementare del ricevere.
  • Gratitudine per sé stessi: esercitare l’autogratitudine significa vedere con consapevolezza il proprio percorso ed esserne grati. L’obiettivo è accettarsi per migliorare sè stessi, per aprirsi a ciò che si ha, e raccogliere con gratitudine il contributo degli altri.
  • Il dono del respiro: l’ultima pratica è basata sul respiro, per finire simbolicamente da dove si ha cominciato, in un ciclo di apprendimento.
“Ognuno di noi possiede molte risorse, esterne e interne, che spesso fatichiamo a valorizzare, come se fossero in secondo piano rispetto ai problemi. Le pratiche di meditazione di consapevolezza, sessione dopo sessione, aiutano a entrare in contatto con la dimensione del ricevere e anche con quella del donare, vivendo meglio il quotidiano e le relazioni con gli altri” conclude la dottoressa Toro. “Se non alleniamo la capacità di ricevere con gratitudine e dare senza volere nulla in cambio perdiamo infatti un pezzo fondamentale della nostra umanità, che è peraltro indispensabile per la salute fisica, mentale, sociale e interpersonale”.