Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a imprese – askanews.it

Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a imprese

Condizioni “lievemente più tese” su criteri mutui alle famiglie
Mag 2, 2023

Roma, 2 mag. (askanews) – Anche in Italia nel primo trimestre i criteri di offerta sui prestiti bancari alle imprese hanno registrato un ulteriore irrigidimento che ha riflesso, come nel corso dello scorso anno, una maggiore percezione e una minore tolleranza del rischio. Lo riporta Banca d’Italia nella Indagine sul credito bancario, che va a contribuire alla statistica per l’intera eurozona effettuata dalla Bce.

L’inasprimento, a cui hanno contribuito i costi di provvista e i vincoli di bilancio, ha riguardato tutti i termini e le condizioni generali applicati ai finanziamenti.

Nel frattempo, sempre nel primo trimestre le condizioni di offerta dei prestiti alle famiglie finalizzati all’acquisto di abitazioni sono divenute “lievemente più tese”, mentre quelle per il credito al consumo sono rimaste invariate. I relativi termini e le condizioni sono stati inaspriti riflettendo l’aumento dei costi di provvista e dei vincoli di bilancio.

Per il trimestre in corso, riporta ancora Bankitalia, gli intermediari si attendono un irrigidimento dei criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie mentre quelli sui finanziamenti alle famiglie rimarrebbero stabili.

Secondo il monitoraggio, nel periodo in esame la domanda di credito da parte delle imprese è diminuita, riflettendo il calo degli investimenti fissi e l’aumento del livello generale dei tassi di interesse, mentre la domanda per scorte e capitale circolante continua a esercitare un contributo positivo. Anche la domanda di prestiti da parte delle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è ridotta mentre è rimasta invariata quella per finalità di consumo; in entrambi i casi, il più elevato livello dei tassi di interesse e il peggioramento della fiducia continuano ad esercitare un contributo negativo. Nel trimestre in corso le richieste di finanziamento da parte di imprese e famiglie diminuirebbero ulteriormente.