Ucciso da ubriaco sul Gra, i genitori: vogliamo giustizia – askanews.it

Ucciso da ubriaco sul Gra, i genitori: vogliamo giustizia

Udienza per il patteggiamento
Apr 5, 2023

Roma, 5 apr. (askanews) – “Aldo dopo il titolo di studio in meccatronica aveva cominciato a lavorare in una azienda di apparecchi altoparlanti e installava anche al Piper. La sua prima busta paga però l’abbiamo presa noi perché lui era già stato ammazzato”. Pietro Abbrugiati il papà di Aldo trattiene a stento le lacrime. E’ accanto alla moglie Nadia ed insieme con un gruppo di amici e parenti stamane è davanti al tribunale di piazzale Clodio per un sit-in in occasione della prima udienza del processo in cui è imputato l’uomo che ha investito ed ucciso Aldo Abbrugiati, 20 anni, in un incidente sul Grande raccordo anulare avvenuto il 1 ottobre scorso, a Roma.

“Grazie alle indagini è stato accertato che il conducente dell’altra auto aveva un tasso alcolemico pari a più del doppio consentito dalla legge e che viaggiava ad alta velocità”, aggiunge la signora Nadia. Tutti i manifestanti indossano una maglietta con il viso di Aldo. Tra due pali è stato attaccato un piccolo striscione. C’è scritto: “Giustizia per aldo. Certezza della pena per l’omicidio stradale”. Oggi è previsto il patteggiamento – si continua – la condanna potrebbe essere di 4 anni e così lui non andrà mai in carcere, resterà al massimo ai domiciliari. “Nessuna condanna potrà restituirci nostro figlio, ma una giusta pena potrà servire da monito, affinché altri giovani non muoiano invano e non rimangano morti impunite”.

“Chiediamo una pena adeguata – dicono i genitori – L’imputato viaggiava a forte velocità, oltre a quella di nostro figlio ha colpito altre auto: deve andare in carcere. Dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine è rimasto sempre a casa, tranquillo. Chiediamo che la morte di Aldo non sia vana, sensibilizziamo il ministro affinché il reato di omicidio stradale venga applicata fino in fondo”.