La Finlandia è da oggi parte della Nato a tutti gli effetti – askanews.it

La Finlandia è da oggi parte della Nato a tutti gli effetti

Stoltenberg: storico. Biden: orgoglioso. Cremlino: contromisure
Apr 4, 2023

Milano, 4 apr. (askanews) – La Finlandia è da oggi parte della Nato a tutti gli effetti: la sua bandiera ora sventola davanti alla sede dell’alleanza militare a Bruxelles insieme con le 30 degli altri Paesi membri. Mentre il Presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinisto ufficializza: “L’epoca del non allineamento militare nella nostra storia sta volgendo al termine. Inizia una nuova era”.

Nel pomeriggio a Bruxelles il suo ministro degli Esteri Pekka Haavisto ha firmato e poi consegnato la lettera di adesione al Segretario di Stato statunitense Antony Blinken, che ha scelto per l’occasione una cravatta blu su camicia bianca e completo blu ovvero i colori della Nato ma anche della Finlandia. Proprio come lo stesso segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg che ha definito la giornata “storica” e si è detto “emozionato e orgoglioso”. Orgoglioso si è detto anche il presidente Usa Joe Biden che ha anche invitato Turchia e Ungheria a concludere i processi di ratifica per la Svezia, che secondo gli auspici di un anno fa doveva entrare “mano nella mano” con la Finlandia ed è invece ancora alla porta.

Per ora dunque c’è solo una new entry, il 31° paese alleato, a circa un anno dalla decisione popolare e politica finlandese, provocata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il commento di Mosca non si è fatto attendere, anzi è arrivato addirittura in anticipo rispetto alla stretta di mano tra Blinken e Haavisto: il Cremlino ha minacciato “contromisure”. Secondo il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, l’adesione danneggerà la sicurezza della Russia. Secondo lui, l’Alleanza Atlantica è ostile a Mosca.

Di sicuro l’ingresso raddoppia all’incirca la lunghezza del confine che la Nato condivide con la Russia e rafforza il suo fianco orientale mentre la guerra in Ucraina continua sempre più brutale. “Diamo il benvenuto alla Finlandia nell’alleanza”, ha dichiarato Stoltenberg. Poco prima il segretario generale aveva detto: Vladimir “Putin aveva come obiettivo dichiarato dell’invasione dell’Ucraina quello di ottenere meno Nato” ma ha avuto “l’opposto”, ovvero ai suoi confini più alleanza, che ora valuterà pure se spendere di più in difesa. “Discuteremo come aumentare l’investimento in difesa e mi aspetto quando i nostri alleati si incontreranno al summit a Vilnius (11-12 luglio), che si accorderanno su investimenti più ambiziosi e guarderemo al 2% del Pil per la Difesa, non come un tetto di spesa, ma come base minima che abbiamo bisogno di spendere, in un mondo più pericoloso per la sicurezza”, ha precisato.

“È un grande giorno per la Finlandia e voglio dire che è un giorno importante per la NATO”, ha detto Niinisto in una conferenza stampa congiunta con Stoltenberg. La Russia aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sua capacità militare nelle sue regioni occidentali e nord-occidentali in risposta all’adesione. Mentre Kiev ha salutato la mossa di Helsinki: il presidente Volodymyr Zelensky ha scritto su Telegram: “le mie sincere congratulazioni alla Finlandia e al presidente Sauli Niinisto per l’adesione alla Nato nel 74esimo anniversario della sua fondazione. In mezzo all’aggressione russa, l’Alleanza diventa l’unica effettiva garanzia di sicurezza nella regione. Ci aspettiamo che il Summit di Vilnius avvicini l’Ucraina al nostro obiettivo euro-atlantico”.

Il conflitto ucraino ha davvero rivoluzionato il mondo se si pensa che poco più di tre anni orsono il presidente francese Emmanuel Macron nella ormai strafamosa intervista all’Economist dichiarava: “La Nato è in stato di morte cerebrale”. Un’espressione forte, che in particolare la questione finlandese ha ribaltato, oltre a rappresentare la fine del non allineamento militare per Helsinki, iniziato dopo che il paese respinse un tentativo di invasione da parte dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale e decise di cercare relazioni amichevoli con la vicina Russia.

Resta da vedere come si concluderà la questione svedese: il ministro degli Esteri del Paese per ora rimasto alla porta, Tobias Billstroem, ha detto che l’ambizione di Stoccolma è diventare membro al vertice di Vilnius a luglio. E secondo Helsinki: “L’adesione della Finlandia non è completa senza l’adesione della Svezia”.