Imprese, Fedriga: punteggi se lavoratori partecipano a governance

Cortina, 31 mar. (askanews) – “Abbinare lo sviluppo, la crescita delle imprese con la responsabilità sociale. Il Friuli Venezia Giulia su questo ha fatto dei passi avanti importanti. Penso alla norma per quanto riguarda le social benefit, e per quanto riguarda la partecipazione dei lavoratori all’interno della governance aziendale. Partecipazione che, se decisa in cooperazione tra datoriale e parte sindacale, trova anche un riconoscimento da parte della Regione stessa in termini di punteggi per accedere ad incentivi e a contributi pubblici per l’impresa”. Così Massimiliano Fedriga, residente del Friuli Venezia Giulia, al Meeting dei Giovani Imprenditori del Nordest, a Cortina.

“Sicuramente è una sfida importante quella che ci vede affrontare i mesi a venire e gli anni a venire. Il contesto internazionale è radicalmente cambiato rispetto al modello che conoscevamo fino a qualche anno addietro. La globalizzazione e le filiere lunghe ormai non sono più un percorso fattibile per la sicurezza del nostro sistema produttivo, per la sopravvivenza del nostro sistema sociale – ha proseguito Fedriga -. Non a caso le tensioni internazionali che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo dagli approvvigionamenti energetici, dalla carenza di materie prime e l’approvvigionamento delle stesse, dall’approvvigionamento della componentistica sono ormai asset fondamentali per la sicurezza del nostro sistema imprenditoriale”.

Quindi, secondo Fedriga, bisogna “approntare e affrontare gli anni a venire con una nuova impostazione. Con la consapevolezza che dobbiamo lavorare per le filiere corte, con la consapevolezza che le democrazie reshoring nuove opportunità di stabilità. E’ insostenibile dover dipendere da paesi terzi, dove si decide se le forniture necessarie al nostro sistema produttivo possono arrivare, quando possono arrivare e in quale quantità”.

Per Fedriga vorrebbe dire delegare e consegnare le chiavi del nostro sviluppo e del nostro futuro sicuramente non ai nostri stessi paesi ma a democrazie che di democrazia hanno molto poco. “Su questo noi dovremo lavorare insieme con la consapevolezza che i governi, insieme alle realtà private devono fare una grande attività di programmazione e una grande attività che metta in sicurezza il nostro sistema – così si è rivolto ai giovani imprenditori -. E non a caso penso che il Governo nazionale stia lavorando su questo insieme a tutti i partner europei e occidentali perché questa è la sfida dei prossimi anni. Il Friuli Venezia Giulia può rappresentare un ponte strategico importante per un’area geografica europea, quella dei paesi balcanici, che sono strategici e importanti anche in ottica di un’alleanza produttiva che possa mettere in sicurezza il nostro sistema”.