Attentato anarchico a consolato Grecia di Napoli, un arresto – askanews.it

Attentato anarchico a consolato Grecia di Napoli, un arresto

E’ un giovane appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista
Mar 28, 2023

Napoli, 28 mar. (askanews) – La polizia ha arrestato a Napoli un giovane appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista. Nei confronti del giovane è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Procura partenopea per associazione terroristica e atto di terrorismo con ordigni esplosivi. Il giovane è indagato per l’attentato al consolato onorario di Grecia avvenuto il 4 marzo 2021 in corso Vittorio Emanuele. Dalle indagini effettuate dalla Digos è emerso che il giovane insieme a un complice, avrebbe utilizzato un ordigno improvvisato e di fabbricazione illegale composto da un artificio pirotecnico esplodente denominato “Rambo”, assemblato mediante carta gommata a una bomboletta spray di deodorante. L’attentato, mai rivendicato, è apparso subito riconducibile alla galassia anarco-insurrezionalista sia per le modalità di svolgimento e la tipologia dell’ordigno utilizzato, sia per l’esistenza, in quel periodo, di una campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas, ex membro del gruppo terroristico greco “17 novembre”, detenuto nelle carceri greche in sciopero della fame. Il reato contestato è aggravato dall’aver agito per finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico, in particolare allo scopo di destabilizzare le istituzioni della Grecia e costringere le stesse a modificare o ad astenersi con riferimento a decisioni attinenti al trattamento carcerario dei soggetti condannati per delitti in materia di terrorismo.

All’identificazione dell’autore dell’attentato che ha agito travisato di nero e indossando una mascherina, si è arrivati attraverso la visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti sul posto, accertamenti eseguiti nella Sezione indagini elettroniche dela IV Divisione del Servizio Polizia scientifica, nonché con l’analisi del traffico telefonico dell’anarchico. Le indagini hanno permesso così di ipotizzare anche il luogo esatto nei pressi del Consolato dove l’indagato e il complice, quest’ultimo ancora non identificato, hanno indossato indumenti di copertura totalmente neri al fine di non essere individuati dalle forze dell’ordine. Gran parte dell’abbigliamento indossato dall’indagato è stato trovato a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata il 26 maggio 2022 nel corso della quale è stato sequestrato lo smartphone, il che ha consentito di sequestrare numeroso materiale in materia di armi, di esplosivi e del loro confezionamento, di tecniche di guerriglia urbana e sabotaggi, nonché numeroso materiale anarchico, risultato significativo per delineare ulteriormente l’estrema pericolosità dell’indagato e la sua attività di auto addestramento. Il giovane infatti, secondo quanto ricostruito dalle indagini, si auto addestrava attraverso internet e i social web sulla preparazione e l’uso di materiali esplosivi, armi da fuoco, sostanze chimiche o batteriologiche, e qualunque altra tecnica per compiere atti di violenza o sabotaggio con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico.