Autonomia, Calderoli: non scontata tutela delle Regioni speciali – askanews.it

Autonomia, Calderoli: non scontata tutela delle Regioni speciali

Confronto a Udine con Fedriga e Kompatscher
Mar 25, 2023

Udine, 25 mar. (askanews) – Per il ministro degli Affari regionali e delle autonomie Roberto Calderoli, “l’interesse delle Regioni a statuto speciale è oggi quello di difendere la propria specialità, cosa che non è così scontata, perché tra emergenza Covid e altre questioni, mi sembra che ci sia ogni volta un tentativo di ricentralizzare quello che era stato affidato alle Regioni ordinarie e speciali”. Così si è espresso a margine di un incontro a Udine col presidente della Regione Massimiliano Fedriga, e il presidente della Provincia autonomia di Bolzano, Arno Kompatscher.

“Il fatto non ultimo – ha aggiunto – che abbiano uniformato la vostra quota di compartecipazioni a livello dei vari tributi e che ci sia una compartecipazione a una manovra di bilancio che non sempre viene concordata, mentre io quando lo avevo fatto, era sempre un’intesa e non un atto unilaterale da parte dello Stato, ci suggerisce di vigilare affinché questo non possa più accadere”.

Per quanto riguarda l’iter dell’autonomia differenziata Calderoli ha aggiunto che “il cronoprogramma è stato rispettato e ha previsto tempi record”, dato che “il ddl la settimana scorsa è stato approvato in maniera definitiva dal Consiglio dei ministri, martedì ha avuto la bollinatura dalla Ragioniera e giovedì il capo dello Stato ha firmato l’autorizzazione alla presentazione del ddl in Parlamento”.

Fedriga, dal canto suo, ha precisato che “il passaggio parlamentare e l’approvazione, dopo diversi anni dell’autonomia differenziata nel Paese sarà utile anche alle regioni a statuto speciale, perché troppo spesso in passato la specialità è stata messa in discussione da esponenti di qualche forza politica, cosa che avrebbe provocato un danno enorme”. “Inoltre è utile anche perché se qualche Regione a statuto ordinario dovesse chiedere qualche competenza che non è esercitata da qualche regione a statuto speciale – ha precisato Fedriga – la stessa speciale potrà chiedere un procedimento più veloce per ottenerla, con una legge rafforzata e non attraverso una revisione statutaria che comporta passaggi di fatto costituzionali”. Il presidente Kompatscher ha evidenziato, invece, delle preoccupazioni. “Mi riferisco in particolar modo ai livelli essenziali delle prestazioni, ai fabbisogni standard e ai costi standard. Questi non devono avere l’effetto di definire anche il modo nel quale le prestazioni devono essere erogate e i contenuti stessi delle prestazioni, perché sminuirebbe l’autonomia delle Regioni, anche di quelle a statuto speciale”.