Fontana: aspetto l’autonomia, sarà una rivoluzione positiva – askanews.it

Fontana: aspetto l’autonomia, sarà una rivoluzione positiva

Roma, 15 feb. (askanews) – “L’attesa piu’ grande e’ per la rivoluzione dell’Autonomia”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al Corriere della sera. “E’ la possibilita’ di avere servizi migliori grazie a un trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione. Ciascuna Regione ricevera’ la cifra che oggi lo Stato spende per un determinato servizio: l’idea e’ che su quella cifra si possa risparmiare qualcosa da reinvestire in servizi migliori”, spiega. “Un esempio concreto? Oggi lo Stato conferisce, poniamo, cento euro su una determinata materia. E suddivide quella somma in quattro capitoli. Con l’autonomia, fine dei capitoli: come spendiamo su quella materia sono affari nostri, senza quei vincoli che sono fonte di inefficienze”, sottolinea. E sulle materie che saranno di competenza delle Regioni dice “in prospettiva, tutte quelle previste dalla Costituzione. Ma e’ chiaro che tutte insieme non e’ fattibile. Io comincerei dalla sanita’ e poi, gradualmente, una volta che siamo pronti ad organizzarci sul territorio, tutte le materie previste. Ma stiamo guardando troppo avanti, ora ci occupiamo della procedura per arrivare a quel risultato”. Sulle dinamiche interne alla maggioranza in materia di autonomia si dice fiducioso. “Giorgia Meloni ha ribadito piu’ volte di essere favorevole. I problemi semmai verranno da chi racconta certe bugie prive di significato. Si arriva a dire che l’autonomia e’ incostituzionale quando invece e’ una previsione esplicita della Costituzione”.
Feb 15, 2023
“Giorgia Meloni ha ribadito piu’ volte di essere favorevole” Roma, 15 feb. (askanews) – “L’attesa piu’ grande e’ per la rivoluzione dell’Autonomia”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al Corriere della sera. “E’ la possibilita’ di avere servizi migliori grazie a un trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione. Ciascuna Regione ricevera’ la cifra che oggi lo Stato spende per un determinato servizio: l’idea e’ che su quella cifra si possa risparmiare qualcosa da reinvestire in servizi migliori”, spiega.

“Un esempio concreto? Oggi lo Stato conferisce, poniamo, cento euro su una determinata materia. E suddivide quella somma in quattro capitoli. Con l’autonomia, fine dei capitoli: come spendiamo su quella materia sono affari nostri, senza quei vincoli che sono fonte di inefficienze”, sottolinea.

E sulle materie che saranno di competenza delle Regioni dice “in prospettiva, tutte quelle previste dalla Costituzione. Ma e’ chiaro che tutte insieme non e’ fattibile. Io comincerei dalla sanita’ e poi, gradualmente, una volta che siamo pronti ad organizzarci sul territorio, tutte le materie previste. Ma stiamo guardando troppo avanti, ora ci occupiamo della procedura per arrivare a quel risultato”.

Sulle dinamiche interne alla maggioranza in materia di autonomia si dice fiducioso. “Giorgia Meloni ha ribadito piu’ volte di essere favorevole. I problemi semmai verranno da chi racconta certe bugie prive di significato. Si arriva a dire che l’autonomia e’ incostituzionale quando invece e’ una previsione esplicita della Costituzione”.