Lazio, alla Fondazione Bietti nuovo spettrometro di massa – askanews.it

Lazio, alla Fondazione Bietti nuovo spettrometro di massa

Roma, 13 feb. (askanews) – Studiare il ruolo di proteine con un chiaro coinvolgimento nelle malattie degenerative dei tessuti nervosi, quali la tau, nonche’ il ruolo patologico di specifiche modificazioni chimiche a loro carico, quali l’ubiquitinazione. Sara’ il compito del nuovo laboratorio di ricerca dedicato alla Proteomica della Fondazione G.B. Bietti di Roma che sara’ dotato di un’apparecchiatura all’avanguardia per la spettrometria di massa. Grazie al sostegno della Fondazione Roma, l’IRCCS Bietti e’, ora, equipaggiato con uno strumento all’avanguardia per lo studio della proteomica, ovvero un Orbitrap Exploris 240. L’apparecchiatura ha in dotazione un ulteriore sistema di rilevazione delle molecole, che prende il nome di Field asymmetric waveform ion mobility spectrometry (FAIMS) e che rappresenta una tecnologia altamente innovativa sviluppata per migliorare la precisione delle osservazioni, nonche’ per agevolare lo studio della composizione ultramicroscopica e la conformazione tridimensionale delle particelle in analisi. “La proteomica e’ una branca della ricerca che e’ focalizzata sull’identificare in maniera sistematica le proteine e la loro struttura piu’ fine in relazione alla loro quantita’, qualita’ e interazione con altre molecole – spiegano Francesco Oddone, responsabile dell’Unita’ di Ricerca Glaucoma presso l’IRCCS Fondazione Bietti e Diego Sbardella, biochimico e biologo responsabile delle ricerche di proteomica nel nuovo laboratorio – La spettrometria di massa consente di identificare, con una sensibilita’ non paragonabile a qualsiasi altro approccio di laboratorio (parliamo di ordini del miliardesimo di grammo), l’insieme delle molecole presenti all’interno di un campione oggetto di analisi. Pertanto, un saggio di proteomica e’ in grado di fornire informazioni qualitative (la composizione del campione appunto) e, dietro adozione di alcuni opportuni accorgimenti tecnici, quantitative (per ogni molecola, quanta ne e’ effettivamente presente, in senso assoluto ed in relazione alle altre) sulla composizione del campione stesso”. Le proteine sono molecole importanti, i “mattoni” fondamentali della vita: la complessita’ chimica della loro composizione nonche’ la capacita’ di riarrangiare la struttura tridimensionale, in particolare in seguito a modificazioni chimiche della loro composizione (ad es. fosforilazione, ubiquitinazione) e di interagire con le altre molecole chimiche e biologiche (lipidi, carboidrati), adattandosi alle necessita’ della cellula, permettono loro di svolgere una quantita’ enorme di funzioni all’interno dell’organismo: dal movimento dei muscoli, alla trasmissione degli impulsi nervosi, all’ingresso dei segnali diretti al nucleo alla capacita’ di eliminare una minaccia biologica (virus, batteri). Non sorprende, quindi, che la mancanza di alcune proteine, o l’alterazione dei meccanismi che soprassiedono al mantenimento dell’equilibrio tra diversi tipi di proteine, possano essere causa di gravi disfunzioni e patologie. (Segue).(Segue)
Feb 13, 2023
Nuovo laboratorio di ricerca dedicato alla Proteomica

Roma, 13 feb. (askanews) – Studiare il ruolo di proteine con un chiaro coinvolgimento nelle malattie degenerative dei tessuti nervosi, quali la tau, nonche’ il ruolo patologico di specifiche modificazioni chimiche a loro carico, quali l’ubiquitinazione. Sara’ il compito del nuovo laboratorio di ricerca dedicato alla Proteomica della Fondazione G.B. Bietti di Roma che sara’ dotato di un’apparecchiatura all’avanguardia per la spettrometria di massa.

Grazie al sostegno della Fondazione Roma, l’IRCCS Bietti e’, ora, equipaggiato con uno strumento all’avanguardia per lo studio della proteomica, ovvero un Orbitrap Exploris 240. L’apparecchiatura ha in dotazione un ulteriore sistema di rilevazione delle molecole, che prende il nome di Field asymmetric waveform ion mobility spectrometry (FAIMS) e che rappresenta una tecnologia altamente innovativa sviluppata per migliorare la precisione delle osservazioni, nonche’ per agevolare lo studio della composizione ultramicroscopica e la conformazione tridimensionale delle particelle in analisi.

“La proteomica e’ una branca della ricerca che e’ focalizzata sull’identificare in maniera sistematica le proteine e la loro struttura piu’ fine in relazione alla loro quantita’, qualita’ e interazione con altre molecole – spiegano Francesco Oddone, responsabile dell’Unita’ di Ricerca Glaucoma presso l’IRCCS Fondazione Bietti e Diego Sbardella, biochimico e biologo responsabile delle ricerche di proteomica nel nuovo laboratorio – La spettrometria di massa consente di identificare, con una sensibilita’ non paragonabile a qualsiasi altro approccio di laboratorio (parliamo di ordini del miliardesimo di grammo), l’insieme delle molecole presenti all’interno di un campione oggetto di analisi. Pertanto, un saggio di proteomica e’ in grado di fornire informazioni qualitative (la composizione del campione appunto) e, dietro adozione di alcuni opportuni accorgimenti tecnici, quantitative (per ogni molecola, quanta ne e’ effettivamente presente, in senso assoluto ed in relazione alle altre) sulla composizione del campione stesso”.

Le proteine sono molecole importanti, i “mattoni” fondamentali della vita: la complessita’ chimica della loro composizione nonche’ la capacita’ di riarrangiare la struttura tridimensionale, in particolare in seguito a modificazioni chimiche della loro composizione (ad es. fosforilazione, ubiquitinazione) e di interagire con le altre molecole chimiche e biologiche (lipidi, carboidrati), adattandosi alle necessita’ della cellula, permettono loro di svolgere una quantita’ enorme di funzioni all’interno dell’organismo: dal movimento dei muscoli, alla trasmissione degli impulsi nervosi, all’ingresso dei segnali diretti al nucleo alla capacita’ di eliminare una minaccia biologica (virus, batteri). Non sorprende, quindi, che la mancanza di alcune proteine, o l’alterazione dei meccanismi che soprassiedono al mantenimento dell’equilibrio tra diversi tipi di proteine, possano essere causa di gravi disfunzioni e patologie. (Segue).(Segue)