Auto, De Meo (Acea): serve politica industriale Ue ambiziosa – askanews.it

Auto, De Meo (Acea): serve politica industriale Ue ambiziosa

Roma, 31 gen. (askanews) – In vista della presentazione del piano industriale Green Deal, Luca de Meo, il presidente dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (Acea) e amministratore delegato del gruppo Renault, ha esortato i leader dell’Ue a mettere in atto una politica industriale automobilistica ambiziosa e strutturata, in grado di competere con quelle di altre regioni del mondo. Preoccupato per la minore competitivita’ dell’industria automobilistica europea sulla scena mondiale, de Meo ha lanciato l’appello in una lettera aperta ai leader politici dell’Ue. “La nostra industria automobilistica ha goduto a lungo di un vantaggio competitivo lungo tutta la catena del valore dei veicoli con motore a combustione interna”, ha dichiarato de Meo parlando alla stampa. “Non sara’ piu’ cosi’ con i veicoli elettrici, almeno nel breve periodo. I nostri concorrenti hanno molte carte in mano che noi ancora non abbiamo, in particolare a monte della catena del valore dei veicoli elettrici a batteria. Oltre a questo, il sostegno di cui godono da parte delle autorita’ nazionali e locali e’ stato massiccio e sta ancora aumentando in Cina e negli Stati Uniti”. “Attraverso l’Inflation Reduction Act (IRA), vediamo che gli Stati Uniti stanno dando stimoli per la transizione green della loro industria automobilistica, mentre l’approccio europeo e’ quello di regolamentare l’industria – spesso in modo non sincronizzato”, ha aggiunto de Meo. La proposta Euro 7 sulle emissioni inquinanti, per esempio, impone vincoli irrealistici e rallenterebbe persino la spinta alla decarbonizzazione. “La conformita’ allo standard Euro 7 comporterebbe un aumento dei costi che potrebbe dissuadere i clienti dall’acquistare queste nuove auto”, ha ammonito de Meo. “Questo potrebbe allungare la vita del parco auto: cio’ significa che le auto piu’ vecchie, con emissioni piu’ elevate, rimarranno piu’ a lungo sulle strade”. “Riteniamo che potremmo ottenere un rapporto costi-benefici di gran lunga migliore se riorientassimo gli ingenti investimenti che l’Euro 7 richiederebbe verso l’elettrificazione, rendendo i veicoli elettrici piu’ accessibili e sviluppando tecnologie a emissioni zero per migliorare il parco auto”, ha aggiunto il leader di Acea. Considerata la risposta dell’Ue all’IRA, l’Acea ritiene che il piano industriale Green Deal – se attuato con successo – potrebbe rappresentare un primo passo per contribuire a mantenere gli investimenti nell’Ue, salvaguardando il libero scambio in tutto il mondo. Il settore spera inoltre che il piano d’azione sulle materie prime critiche, la Critical Raw Materials Act, rafforzi la capacita’ nazionale di estrarre, raffinare e lavorare le materie prime, oltre a migliorarne la sicurezza nell’approvvigionamento. In caso contrario, i produttori di autoveicoli dell’Ue continueranno ad essere notevolmente svantaggiati rispetto alle loro controparti di altre regioni. L’Acea ha anche dato le sue previsioni per le vendite di auto nuove quest’anno. “Nonostante le numerose incertezze che ci attendono, il mercato dovrebbe iniziare il processo di ripresa nel 2023”, ha spiegato il direttore generale Sigrid de Vries. “Ci aspettiamo che quest’anno vengano vendute circa 9,8 milioni di auto nuove nella regione, con un aumento del 5% rispetto al 2022. Tuttavia, questo dato rimane inferiore del 25% rispetto ai livelli pre-crisi del 2019, dimostrando che ci troviamo ancora in una situazione fragile. In questo contesto, e’ ancora piu’ importante che il nostro settore rafforzi la sua posizione sulla scena globale”.
Gen 31, 2023

Lettera aperta ai leader politici europei
Roma, 31 gen. (askanews) – In vista della presentazione del piano industriale Green Deal, Luca de Meo, il presidente dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (Acea) e amministratore delegato del gruppo Renault, ha esortato i leader dell’Ue a mettere in atto una politica industriale automobilistica ambiziosa e strutturata, in grado di competere con quelle di altre regioni del mondo. Preoccupato per la minore competitivita’ dell’industria automobilistica europea sulla scena mondiale, de Meo ha lanciato l’appello in una lettera aperta ai leader politici dell’Ue. “La nostra industria automobilistica ha goduto a lungo di un vantaggio competitivo lungo tutta la catena del valore dei veicoli con motore a combustione interna”, ha dichiarato de Meo parlando alla stampa. “Non sara’ piu’ cosi’ con i veicoli elettrici, almeno nel breve periodo. I nostri concorrenti hanno molte carte in mano che noi ancora non abbiamo, in particolare a monte della catena del valore dei veicoli elettrici a batteria. Oltre a questo, il sostegno di cui godono da parte delle autorita’ nazionali e locali e’ stato massiccio e sta ancora aumentando in Cina e negli Stati Uniti”. “Attraverso l’Inflation Reduction Act (IRA), vediamo che gli Stati Uniti stanno dando stimoli per la transizione green della loro industria automobilistica, mentre l’approccio europeo e’ quello di regolamentare l’industria – spesso in modo non sincronizzato”, ha aggiunto de Meo. La proposta Euro 7 sulle emissioni inquinanti, per esempio, impone vincoli irrealistici e rallenterebbe persino la spinta alla decarbonizzazione. “La conformita’ allo standard Euro 7 comporterebbe un aumento dei costi che potrebbe dissuadere i clienti dall’acquistare queste nuove auto”, ha ammonito de Meo. “Questo potrebbe allungare la vita del parco auto: cio’ significa che le auto piu’ vecchie, con emissioni piu’ elevate, rimarranno piu’ a lungo sulle strade”. “Riteniamo che potremmo ottenere un rapporto costi-benefici di gran lunga migliore se riorientassimo gli ingenti investimenti che l’Euro 7 richiederebbe verso l’elettrificazione, rendendo i veicoli elettrici piu’ accessibili e sviluppando tecnologie a emissioni zero per migliorare il parco auto”, ha aggiunto il leader di Acea. Considerata la risposta dell’Ue all’IRA, l’Acea ritiene che il piano industriale Green Deal – se attuato con successo – potrebbe rappresentare un primo passo per contribuire a mantenere gli investimenti nell’Ue, salvaguardando il libero scambio in tutto il mondo. Il settore spera inoltre che il piano d’azione sulle materie prime critiche, la Critical Raw Materials Act, rafforzi la capacita’ nazionale di estrarre, raffinare e lavorare le materie prime, oltre a migliorarne la sicurezza nell’approvvigionamento. In caso contrario, i produttori di autoveicoli dell’Ue continueranno ad essere notevolmente svantaggiati rispetto alle loro controparti di altre regioni. L’Acea ha anche dato le sue previsioni per le vendite di auto nuove quest’anno. “Nonostante le numerose incertezze che ci attendono, il mercato dovrebbe iniziare il processo di ripresa nel 2023”, ha spiegato il direttore generale Sigrid de Vries. “Ci aspettiamo che quest’anno vengano vendute circa 9,8 milioni di auto nuove nella regione, con un aumento del 5% rispetto al 2022. Tuttavia, questo dato rimane inferiore del 25% rispetto ai livelli pre-crisi del 2019, dimostrando che ci troviamo ancora in una situazione fragile. In questo contesto, e’ ancora piu’ importante che il nostro settore rafforzi la sua posizione sulla scena globale”.