parleremo poco e lavoreremo tanto – askanews.it

parleremo poco e lavoreremo tanto

Gen 26, 2023

Pinelli: “Il Consiglio sara’ interlocutore attento e attivo”

Roma, 26 gen. (askanews) – “Sono, e siamo tutti, consapevoli della delicatezza della funzione che siamo chiamati a svolgere: garantire l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, “pilastro – come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica – della nostra democrazia”. “Parleremo poco e lavoreremo tanto.

Dovranno parlare i fatti. Credo ci sia bisogno, innanzitutto, di questo”. Cosi’ il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, nel suo intervento in occasione della cerominia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione.

“Il Consiglio sara’ interlocutore attento e attivo delle altre istituzioni, statali e sovranazionali, cosi’ come deve continuare ad esercitare le proprie funzioni di amministrazione della giurisdizione attraverso una costante valorizzazione del confronto aperto e trasparente con i propri amministrati, intesi tanto come singoli quanto come uffici giudiziari”, ha aggiunto Pinelli.

“Come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica, la magistratura ‘ha nei valori costituzionali, nel suo ambito e nella sua storia, le risorse per affrontare le difficolta’ e per assicurare – con autorevolezza e credibilita’ – il rispetto della legalita’ indispensabile per la vita e la crescita civile della societa”. Al Consiglio Superiore della Magistratura e’ affidato anche il compito di tenere vivi quei valori costituzionali; di inverare quell’indipendenza e autonomia che devono coniugarsi con la professionalita’, la responsabilita’, la trasparenza, perche’ i primi senza le seconde si tradurrebbero in meri privilegi; di valorizzare – ha continuato Pinelli – quelle energie e quelle risorse che la magistratura puo’ offrire per il consolidamento e lo sviluppo del nostro Stato di diritto; di dare il proprio contributo alla credibilita’ del sistema giustizia, nel rispetto della sovranita’ del Parlamento, nell’orizzonte di una ricostruzione del rapporto di fiducia tra magistrati e cittadini”.

Il Csm dovra’ affrontere “le sfide, numerose e complesse, del sistema giustizia, portando avanti al contempo l’ideale del magistrato che noi riteniamo debba essere perseguito: il magistrato che si distingua per il rigore professionale, per il riserbo in tutti i comportamenti, e per il rispetto della dignita’ delle persone. L’esercizio del potere giudiziario deve sempre compiersi nel rispetto della sottoposizione alla legge del magistrato e nella piena tutela della dignita’ della persona” ha poi detto il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli.

Nes/Nav/Int13