Giustizia, Berlusconi: bene impegni Nordio, ora servono i fatti – askanews.it

Giustizia, Berlusconi: bene impegni Nordio, ora servono i fatti

Roma, 26 gen. (askanews) – Sono positive le parole del ministro Carlo Nordio sulla giustizia, ora pero’ devono “seguire i fatti”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista a ‘Dritto e rovescio’ che andra’ in onda questa sera su Rete4. “In materia di giustizia ai sacrosanti impegni del nostro ministro Nordio devono seguire i fatti, le norme di legge su cui lavorare concretamente in Parlamento sono assolutamente importanti. Pero’ Nordio ha indicato la strada giusta, finalmente una strada garantista, che per noi e’ irrinunciabile”. Serve, “una riforma della giustizia che tuteli la liberta’ dei cittadini, lo stato di diritto, la professionalita’ dei magistrati seri, la terzieta’ dei giudici e’ una delle ragioni per le quali esiste questo governo. E mi sembra che su questo sia d’accordo non soltanto l’intera maggioranza, ma anche una parte dell’opposizione. In molti si sono resi conto delle macerie lasciate da decenni di cultura, o meglio di incultura, giustizialista”.
Gen 26, 2023

“Su questo d’accordo anche parte dell’opposizione”
Roma, 26 gen. (askanews) – Sono positive le parole del ministro Carlo Nordio sulla giustizia, ora pero’ devono “seguire i fatti”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista a ‘Dritto e rovescio’ che andra’ in onda questa sera su Rete4.

“In materia di giustizia ai sacrosanti impegni del nostro ministro Nordio devono seguire i fatti, le norme di legge su cui lavorare concretamente in Parlamento sono assolutamente importanti. Pero’ Nordio ha indicato la strada giusta, finalmente una strada garantista, che per noi e’ irrinunciabile”.

Serve, “una riforma della giustizia che tuteli la liberta’ dei cittadini, lo stato di diritto, la professionalita’ dei magistrati seri, la terzieta’ dei giudici e’ una delle ragioni per le quali esiste questo governo. E mi sembra che su questo sia d’accordo non soltanto l’intera maggioranza, ma anche una parte dell’opposizione. In molti si sono resi conto delle macerie lasciate da decenni di cultura, o meglio di incultura, giustizialista”.