Michel: nessuno vince da solo, nuovi fondi comuni per l’economia Ue – askanews.it

Michel: nessuno vince da solo, nuovi fondi comuni per l’economia Ue

Roma, 23 gen. (askanews) – “C’e’ un collegamento molto stretto tra Kiev e crescita economica. Per noi e’ fondamentale non aprire la porta alla frammentazione del mercato interno. Sarebbe un errore esaminare la situazione caso per caso. Servono regole comuni. Abbiamo bisogno di rendere piu’ flessibili i mezzi esistenti nel sistema dei fondi Ue. Ad esempio, estendendo il fondo Sure. E’ il modo piu’ semplice per garantire solidarieta’ tra i partner perche’ sappiamo che non tutti gli Stati hanno le medesime capacita’. Serve poi un fondo sovrano. Su questo ci vorra’ piu’ tempo, non e’ una risposta a breve termine ma bisogna prendere una decisione il prima possibile almeno sui principi di base”. Lo dice in una intervista a Repubblica il presidente del consiglio europeo, Charles Michel. “Sono assolutamente convinto – dice al rientro dalla sua missione in Ucraina – che il 2023 sara’ decisivo per il prossimo decennio. Dovremo dare risposte rapide su economia, migranti, energia e difesa comune. Abbiamo bisogno di un’Europa forte”. “Dobbiamo fornire maggiore flessibilita’ ai fondi esistenti perche’ non tutti sono stati utilizzati al meglio. Il fondo Sure e’ il modo piu’ efficiente per un accordo politico e superare la sfida di solidarieta’ per assicurare a tutti la stessa posizione e investire nelle nostre economie”, continua Michel, che sul fondo sovrano spiega: “La Bei dovrebbe essere il fulcro di questo progetto. Possiamo avviarlo su base volontaria senza costringere nessuno. Dobbiamo anche concordare una politica commerciale comune. E dire ai nostri amici americani che il loro piano di aiuti va rivisto. Al prossimo Consiglio europeo spero che la Commissione presenti una proposta complessiva su tutto questo”. “Dobbiamo sbrigarci. Agire subito. A gennaio e non a marzo o aprile. La Commissione deve presentare una proposta concreta”, prosegue il presidente del Consiglio Ue, che sulla possibilita’ di allentare le norme sugli aiuti di Stato conclude: “Se alla fine diamo maggiore flessibilita’ agli aiuti di Stato e basta, allora e’ vero che c’e’ un problema perche’ significa che per alcuni paesi c’e’ un rischio di concorrenza sleale. Il pacchetto deve essere complessivo”. Sav/Int14
Gen 23, 2023

“Estensione del Sure e introduzione di un Fondo Sovrano europeo”

Roma, 23 gen. (askanews) – “C’e’ un collegamento molto stretto tra Kiev e crescita economica. Per noi e’ fondamentale non aprire la porta alla frammentazione del mercato interno. Sarebbe un errore esaminare la situazione caso per caso. Servono regole comuni.

Abbiamo bisogno di rendere piu’ flessibili i mezzi esistenti nel sistema dei fondi Ue. Ad esempio, estendendo il fondo Sure. E’ il modo piu’ semplice per garantire solidarieta’ tra i partner perche’ sappiamo che non tutti gli Stati hanno le medesime capacita’.

Serve poi un fondo sovrano. Su questo ci vorra’ piu’ tempo, non e’ una risposta a breve termine ma bisogna prendere una decisione il prima possibile almeno sui principi di base”. Lo dice in una intervista a Repubblica il presidente del consiglio europeo, Charles Michel.

“Sono assolutamente convinto – dice al rientro dalla sua missione in Ucraina – che il 2023 sara’ decisivo per il prossimo decennio. Dovremo dare risposte rapide su economia, migranti, energia e difesa comune. Abbiamo bisogno di un’Europa forte”.

“Dobbiamo fornire maggiore flessibilita’ ai fondi esistenti perche’ non tutti sono stati utilizzati al meglio. Il fondo Sure e’ il modo piu’ efficiente per un accordo politico e superare la sfida di solidarieta’ per assicurare a tutti la stessa posizione e investire nelle nostre economie”, continua Michel, che sul fondo sovrano spiega: “La Bei dovrebbe essere il fulcro di questo progetto. Possiamo avviarlo su base volontaria senza costringere nessuno. Dobbiamo anche concordare una politica commerciale comune. E dire ai nostri amici americani che il loro piano di aiuti va rivisto. Al prossimo Consiglio europeo spero che la Commissione presenti una proposta complessiva su tutto questo”.

“Dobbiamo sbrigarci. Agire subito. A gennaio e non a marzo o aprile. La Commissione deve presentare una proposta concreta”, prosegue il presidente del Consiglio Ue, che sulla possibilita’ di allentare le norme sugli aiuti di Stato conclude: “Se alla fine diamo maggiore flessibilita’ agli aiuti di Stato e basta, allora e’ vero che c’e’ un problema perche’ significa che per alcuni paesi c’e’ un rischio di concorrenza sleale. Il pacchetto deve essere complessivo”.

Sav/Int14