Australian open, Sinner: “Ottavi ok, ma non mi fermo” – askanews.it

Australian open, Sinner: “Ottavi ok, ma non mi fermo”

Roma, 20 gen. (askanews) – “Tutte le partite sono importanti e tutte le partite vinte sono indicative pero’ gli Slam mi piacciono in modo particolare. Forse anche perche’ a me piace stare in campo. Perche’ mi piace giocare a tennis”. Parola di Jannik Sinner, qualificatosi per gli ottavi degli Australian Open superando al quinto set l’ungherese Marton Fucsovics, prima vittoria Slam dopo aver recuperato due set di svantaggio. Tanto da pensare che anche lui a 36 anni si ritrovera’ come sir Andy Murray a lottare alle 4 di notte per guadagnarsi l’ennesimo pass per il terzo turno di uno Slam? “Non e’ un orario ideale perche’ poi non hai spazio per recuperare. Ma sai qualche volta puo’ succedere. Anche a me in passato e’ capitato di finire molto tardi, ma in questo torneo sono stato fortunato perche’ mi hanno sempre fatto giocare alle 11 di mattina”. Contro l’amico Fucsovics, Jannik e’ partito contratto. “Sono entrato in campo con un’idea tattica alla quale lui ha trovato le giuste contromisure. Ne e’ venuta fuori una partita difficile, nella quale mi sono dovuto adattare, cambiando qualcosa in corsa. Dopo aver ottenuto il break ad inizio terzo mi sono ripreso e ho cominciato anche a servire meglio”. Adesso lo attende il primo vero muro del torneo, quello Stefanos Tsitsipas che un anno fa gli chiuse a chiave tutte le porte. “Essere di nuovo negli ottavi e’ sicuramente una bella cosa – dice Jannik – pero’ ovviamente provero’ a non fermarmi qui. L’anno scorso come sappiamo ci abbiamo perso, ma il mio l’obiettivo e’ di andare avanti “. Adx/Int2
Gen 20, 2023

Dopo la maratona con Fucsovics, il muro Tsitsipas

Roma, 20 gen. (askanews) – “Tutte le partite sono importanti e tutte le partite vinte sono indicative pero’ gli Slam mi piacciono in modo particolare. Forse anche perche’ a me piace stare in campo. Perche’ mi piace giocare a tennis”. Parola di Jannik Sinner, qualificatosi per gli ottavi degli Australian Open superando al quinto set l’ungherese Marton Fucsovics, prima vittoria Slam dopo aver recuperato due set di svantaggio. Tanto da pensare che anche lui a 36 anni si ritrovera’ come sir Andy Murray a lottare alle 4 di notte per guadagnarsi l’ennesimo pass per il terzo turno di uno Slam? “Non e’ un orario ideale perche’ poi non hai spazio per recuperare. Ma sai qualche volta puo’ succedere. Anche a me in passato e’ capitato di finire molto tardi, ma in questo torneo sono stato fortunato perche’ mi hanno sempre fatto giocare alle 11 di mattina”.

Contro l’amico Fucsovics, Jannik e’ partito contratto. “Sono entrato in campo con un’idea tattica alla quale lui ha trovato le giuste contromisure. Ne e’ venuta fuori una partita difficile, nella quale mi sono dovuto adattare, cambiando qualcosa in corsa. Dopo aver ottenuto il break ad inizio terzo mi sono ripreso e ho cominciato anche a servire meglio”.

Adesso lo attende il primo vero muro del torneo, quello Stefanos Tsitsipas che un anno fa gli chiuse a chiave tutte le porte. “Essere di nuovo negli ottavi e’ sicuramente una bella cosa – dice Jannik – pero’ ovviamente provero’ a non fermarmi qui. L’anno scorso come sappiamo ci abbiamo perso, ma il mio l’obiettivo e’ di andare avanti “.

Adx/Int2