E ricorda i casi di Mori e Ganzer
Roma, 19 gen. (askanews) – “Quando si parla di giustizia, bisogna parlare anche di errori giudiziari”. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nell’Aula della Camera, cita il caso all’ex comandante del Ros dei Carabinieri, il generale Mario Mori, “sottoposto per 17 anni ad un processo penale nel quale e stato assolto alla fine con formula piena, con una carriera rovinata e senza che nessuno lo abbia risarcito”.
Nordio ha poi ricordato anche il caso del generale sempre del Ros dei Carabinieri, Gianpaolo Ganzer, “condannato in primo grado per un reato che non esisteva, alla fine assolto. Ma vi pare che questa sia giustizia? Vi pare – ha concluso – che sia civile che uno Stato metta sotto processo i suoi piu fedeli servitori, che vengono estromessi dalle cariche importanti?”.
In precedenza aveva assicurato che “nessuno vuole toccare le intercettazioni per reati di mafia e terrorismo a anche per reati satellite di questi fenomieni perniciosi” e “se non si spiegano queste cose continuera’ un dialogo tra sordi”.
La riforma Cartabia, aveva detto poco prima, “ha creato criticita’ alle quali questo governo cerchera’ di rimediare con un intervento chirurgico e immediato”.
Nes/Int13
Nordio:quando si parla di giustizia, bisogna parlare anche di errori giudiziari
Roma, 19 gen. (askanews) – “Quando si parla di giustizia, bisogna parlare anche di errori giudiziari”. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nell’Aula della Camera, cita il caso all’ex comandante del Ros dei Carabinieri, il generale Mario Mori, “sottoposto per 17 anni ad un processo penale nel quale e stato assolto alla fine con formula piena, con una carriera rovinata e senza che nessuno lo abbia risarcito”.
Nordio ha poi ricordato anche il caso del generale sempre del Ros dei Carabinieri, Gianpaolo Ganzer, “condannato in primo grado per un reato che non esisteva, alla fine assolto. Ma vi pare che questa sia giustizia? Vi pare – ha concluso – che sia civile che uno Stato metta sotto processo i suoi piu fedeli servitori, che vengono estromessi dalle cariche importanti?”.
In precedenza aveva assicurato che “nessuno vuole toccare le intercettazioni per reati di mafia e terrorismo a anche per reati satellite di questi fenomieni perniciosi” e “se non si spiegano queste cose continuera’ un dialogo tra sordi”.
La riforma Cartabia, aveva detto poco prima, “ha creato criticita’ alle quali questo governo cerchera’ di rimediare con un intervento chirurgico e immediato”.
Nes/Int13