Il serial killer russo Popkov chiede di unirsi al gruppo Wagner – askanews.it

Il serial killer russo Popkov chiede di unirsi al gruppo Wagner

Roma, 19 gen. (askanews) – Mikhail Popkov, soprannominato “il maniaco di Angarsk”, in un’intervista a Rossyia 1, ha chiesto di unirsi ai mercenari di Wagner per combattere in Ucraina. Ma non immediatamente: preferisce restare in carcere a gennaio e febbraio, perche’ “il gran freddo, il gelo e’ la cosa peggiore”. Entrare a far parte “dell’esercito del Cremlino” sarebbe per lui “un sogno”, tanto piu’ che avrebbe “un addestramento militare, che oggi e’ piu’ che richiesto”. “Anche se sono stato in prigione per dieci anni, non credo che sara’ difficile imparare di nuovo tutto”, ha detto il serial killer. Per il momento il gruppo Wagner non ha reagito alla sua proposta. Popkov e’ stato condannato per l’omicidio di almeno 80 donne. La maggior parte di questi crimini e’ stata commessa nella citta’ di Angarsk, in Siberia. Prima di uccidere le sue vittime, le invitava a salire su un’auto, spesso per violentarle, di notte, a volte usando il veicolo della polizia al di fuori dell’orario di servizio. Dmo/Int13
Gen 19, 2023

Ha ucciso almeno 80 donne in Siberia

Roma, 19 gen. (askanews) – Mikhail Popkov, soprannominato “il maniaco di Angarsk”, in un’intervista a Rossyia 1, ha chiesto di unirsi ai mercenari di Wagner per combattere in Ucraina. Ma non immediatamente: preferisce restare in carcere a gennaio e febbraio, perche’ “il gran freddo, il gelo e’ la cosa peggiore”.

Entrare a far parte “dell’esercito del Cremlino” sarebbe per lui “un sogno”, tanto piu’ che avrebbe “un addestramento militare, che oggi e’ piu’ che richiesto”. “Anche se sono stato in prigione per dieci anni, non credo che sara’ difficile imparare di nuovo tutto”, ha detto il serial killer. Per il momento il gruppo Wagner non ha reagito alla sua proposta.

Popkov e’ stato condannato per l’omicidio di almeno 80 donne. La maggior parte di questi crimini e’ stata commessa nella citta’ di Angarsk, in Siberia. Prima di uccidere le sue vittime, le invitava a salire su un’auto, spesso per violentarle, di notte, a volte usando il veicolo della polizia al di fuori dell’orario di servizio.

Dmo/Int13