Investigatori a caccia della documentazione medica di Matteo Messina Denaro
Palermo, 18 gen. (askanews) – Il reparto di oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani e’ stato perquisito nell’ambito delle indagini che hanno portato alla cattura del boss Matteo Messina Denaro. Gli investigatori sono a caccia di documentazione medica riconducibile a Andrea Bonafede, l’alias utilizzato negli ultimi mesi dal boss di Castelvetrano.
L’oncologo e primario del reparto risulta indagato.
Lavoro incessante da parte di inquirenti e forze dell’ordine. La caccia ai covi non si ferma.
La procura diretta da Maurizio de Lucia sta passando al setaccio tutti i tasselli raccolti al momento della cattura del boss Messina Denaro. Intanto in via Toselli dove e’ stato individuato un secondo covo si sono radunati anche alcuni cittadini del paese.
“Non lo abbiamo mai visto in paese – dice una donna che abita a pochi metri dal covo – per tutti noi e’ comunque una vittoria” Xpa/Int13
Caccia ai favoreggiatori di Messina Denaro, perquisito l’ospedale di Trapani
Palermo, 18 gen. (askanews) – Il reparto di oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani e’ stato perquisito nell’ambito delle indagini che hanno portato alla cattura del boss Matteo Messina Denaro. Gli investigatori sono a caccia di documentazione medica riconducibile a Andrea Bonafede, l’alias utilizzato negli ultimi mesi dal boss di Castelvetrano.
L’oncologo e primario del reparto risulta indagato.
Lavoro incessante da parte di inquirenti e forze dell’ordine. La caccia ai covi non si ferma.
La procura diretta da Maurizio de Lucia sta passando al setaccio tutti i tasselli raccolti al momento della cattura del boss Messina Denaro. Intanto in via Toselli dove e’ stato individuato un secondo covo si sono radunati anche alcuni cittadini del paese.
“Non lo abbiamo mai visto in paese – dice una donna che abita a pochi metri dal covo – per tutti noi e’ comunque una vittoria” Xpa/Int13