Approda a IIC di Bucarest la mostra “Ecodesign”: riciclo e riuso – askanews.it

Approda a IIC di Bucarest la mostra “Ecodesign”: riciclo e riuso

Roma, 18 gen. (askanews) – La mostra itinerante “Ecodesign”, centrata sul riciclo e sul riuso delle materie prime, fa tappa a Bucarest e sara’ inaugurata presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in Aleea Alexandru 41, il 26 gennaio 2023, alle ore 19.00 e restera’ aperta ai visitatori fino al 26 febbraio. Alle ore 17.00, e’ prevista un’anteprima per la stampa, seguita da un vin d’honneur. Al vernissage prenderanno la parola S.E. Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Laura Napolitano, direttrice dell’IIC di Bucarest, Silvana Annicchiarico, la curatrice della mostra e l’architetta Carmen Dumitrescu dell’Universita’ di Architettura “Ion Mincu” di Bucarest. La mostra, il cui nome completo e’ “3CODESIGN
Gen 18, 2023

Aperta dal 26 gennaio al 26 febbraio

Roma, 18 gen. (askanews) – La mostra itinerante “Ecodesign”, centrata sul riciclo e sul riuso delle materie prime, fa tappa a Bucarest e sara’ inaugurata presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in Aleea Alexandru 41, il 26 gennaio 2023, alle ore 19.00 e restera’ aperta ai visitatori fino al 26 febbraio.

Alle ore 17.00, e’ prevista un’anteprima per la stampa, seguita da un vin d’honneur. Al vernissage prenderanno la parola S.E. Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Laura Napolitano, direttrice dell’IIC di Bucarest, Silvana Annicchiarico, la curatrice della mostra e l’architetta Carmen Dumitrescu dell’Universita’ di Architettura “Ion Mincu” di Bucarest.

La mostra, il cui nome completo e’ “3CODESIGN | 3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare”, offre una panoramica sintetica ma paradigmatica su come il design italiano stia lavorando nella direzione della sostenibilita’ ambientale: propone, quindi, una selezione di oggetti, prodotti e accessori riciclati o realizzati con materiali e tecnologie sostenibili, tutti progettati da designer italiani e prodotti da aziende italiane.

“Fare in modo che gli scarti tornino a essere materie prime. Porre il riciclo e il riuso alla base di un’economia circolare che sappia andare oltre lo sperpero e lo spreco. Ripensare la progettazione e la produzione in funzione non solo della sostenibilita’ ambientale, ma anche di una nuova socialita’ basata sulla condivisione, la responsabilita’ e il rispetto per le generazioni future”, dice Silvana Annicchiarico.

“Sono questi alcuni dei tratti connotativi di quella tendenza sempre piu’ marcata nel nuovo design italiano che va sotto il nome di Ecodesign e che ha come obiettivo primario quello di contribuire alla costruzione di una nuova ecologia dell’artificiale. Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale di quel modello produttivo che puntava all’ipersfruttamento delle risorse; cio’ significa rivedere tutte le fasi della progettazione e della produzione, pensando da subito a oggetti e prodotti che siano riparabili, ricondizionabili, riutilizzabili, condivisibili, riciclabili”, aggiunge la curatrice della mostra.

“Invece di finire in discarica il valore di un oggetto deve rimanere in circolo e rigenerarsi continuamente. I principi cardini del nuovo Ecodesign basato sull’economia circolare sono: Ridurre l’utilizzo e lo sperpero di materie prime, ma anche attutire l’impatto sull’ambiente; Riciclare cio’ che e’ stato consumato, a cominciare dalla plastica; Riutilizzare e dare una seconda vita ai prodotti dispersi o apparentemente obsoleti”, conclude Annicchiarico.

La mostra ha gia’ fatto tappa a Praga, Doha, Shenzen, Dubai, Hong Kong, Washington, Toronto, Tunisi, Pristina, Tallinn, Helsinki, Tripoli e Bengasi.