L’Antitrust avvia ispezioni in Eni, Esso, IP, Kuwait e Tamoil – askanews.it

L’Antitrust avvia ispezioni in Eni, Esso, IP, Kuwait e Tamoil

Milano, 16 gen. (askanews) – Sui prezzi del carburante, l’Antitrust, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha avviato le istruttorie con ispezioni nei confronti di Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil. Le irregolarita’ riscontrate, spiega l’Authority, riguardano l’applicazione alla pompa di un prezzo diverso da quello pubblicizzato, nonche’ l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti. Oggi, si legge in una nota, l’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto ispezioni nelle sedi delle societa’ Eni, Esso Italiana, Italiana Petroli, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia. I procedimenti sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Gdf in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio Eni 376, marchio Esso 40, marchio IP 383, marchio Kuwait 175, marchio Tamoil 48) distribuite su tutto il territorio nazionale. L’Antitrust ha avviato le istruttorie in quanto la documentazione e i dati trasmessi dalla GdF farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo. In numerosi casi e’ risultata difformita’ tra il prezzo pubblicizzato e quello piu’ alto in realta’ applicato; in altri e’ stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale Osservaprezzi Carburanti, utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo piu’ basso. In particolare, Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori. Rar/Int13
Gen 16, 2023

Irregolarita’ riscontrate sui prezzi

Milano, 16 gen. (askanews) – Sui prezzi del carburante, l’Antitrust, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha avviato le istruttorie con ispezioni nei confronti di Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil.

Le irregolarita’ riscontrate, spiega l’Authority, riguardano l’applicazione alla pompa di un prezzo diverso da quello pubblicizzato, nonche’ l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti.

Oggi, si legge in una nota, l’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto ispezioni nelle sedi delle societa’ Eni, Esso Italiana, Italiana Petroli, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia.

I procedimenti sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Gdf in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio Eni 376, marchio Esso 40, marchio IP 383, marchio Kuwait 175, marchio Tamoil 48) distribuite su tutto il territorio nazionale.

L’Antitrust ha avviato le istruttorie in quanto la documentazione e i dati trasmessi dalla GdF farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo. In numerosi casi e’ risultata difformita’ tra il prezzo pubblicizzato e quello piu’ alto in realta’ applicato; in altri e’ stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale Osservaprezzi Carburanti, utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo piu’ basso.

In particolare, Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori.

Rar/Int13