Valditara presenta tutor:sosterrà chi è indietro e chi si annoia – askanews.it

Valditara presenta tutor:sosterrà chi è indietro e chi si annoia

Roma, 15 gen. (askanews) – I nuovi insegnanti tutor in arrivo nella scuola italiana rappresentano e’ una “prima grande riforma che ho fortemente voluto” e “rappresenta “la prima applicazione del principio del merito”. Lo sottolinea alla Stampa il ministro Fdi dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, spiegando alla Stampa che “avranno il compito di seguire gli alunni e combattere la dispersione scolastica che in Italia e’ tra le piu’ alte d’Europa”. “A loro – chiarisce il ministro- spettera’ il compito sia di farsi carico del recupero di quei ragazzi che hanno piu’ difficolta’ sia di quelli che in classe si annoiano perche’ sono piu’ avanti negli apprendimenti e hanno necessita’ di accelerare.”. Valditara sottolinea ancora, fra l’altro spazio e rilievo nell’applicazione della novita’, che intende riservare al “dialogo con i sindacati”. E che ” i professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno corsi di formazione gratuiti con spesa a carico del ministero”. Precisando anche che “abbiamo stimato il numero dei tutor” e “non sono i 360 mila che cita la Gilda che include le primarie che invece non sono ricomprese perche’ riteniamo per il momento di non toccare le elementari”. E, inoltre “Qnon c’e’ bisogno di avere un tutor in ogni classe di scuola secondaria di primo e secondo grado” Sulla modalita’ di realizzazione “vogliamo valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche – sostiene Valditara – In ogni caso, fissato il principio procediamo sapendo di avere le risorse per andare avanti. Abbiamo gia’ immaginato anche quanto e come pagare, ma tutto questo sara’ oggetto di un confronto con i sindacati. Importante sara’ anche la formazione per insegnanti tutor. E’ ovvio, dunque, che saranno pagati di piu’ avendo una formazione maggiore e avendo anche un’attivita’ ulteriore rispetto a quella degli altri colleghi. I professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno i corsi di formazione che saranno gratuiti per gli insegnanti”. Quante ore saranno dedicate al nuovo modello? “Immaginiamo un percorso sia curricolare che extracurricolare perche’ dobbiamo usare fondi, Pnrr e altri. Abbiamo stimato il numero dei tutor. Non sono i 360 mila che cita la Gilda. In quella cifra sono incluse anche le primarie che invece non sono state ricomprese perche’ riteniamo per il momento di non toccare le elementari. E, tra l’altro, non c’e’ bisogno di avere un tutor in ogni classe di secondaria di I e II grado”. Arrivano gli insegnanti tutor nelle scuole. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un colloquio con La Stampa spiega che la considera “la prima grande riforma” lanciata dal suo ministero, “la prima applicazione del principio del merito” perche’ “realizza una delle grandi sfide del merito che porta a valorizzare i talenti, a valorizzare l’impegno, a valorizzare anche i percorsi di formazione”. “Ho voluto fortemente quest’ innovazione – spiega – Ne avevo scritto nel mio libro “E’ l’Italia che vogliamo” ed e’ anticipata nelle linee guida, ma voglio che sia costruita attraverso il dialogo con i sindacati”. Secondo il modello ideato dal ministro, Non saranno docenti di grado superiore agli altri. “Il tutor non sara’ un collega gerarchicamente sovraordinato – assicura il ministro – ma un collega che lavorera’ in una logica di team e dovra’ occuparsi del coordinamento delle strategie di personalizzazione dell’insegnamento. Ai tutor spettera’ il compito di farsi carico del recupero di quei ragazzi che hanno piu’ difficolta’ o di quelli che in classe si annoiano perche’ sono piu’ avanti negli apprendimenti e hanno necessita’ di accelerare. Gli insegnanti tutor, nella loro azione, si confronteranno con i colleghi dei vari gruppi classe”. “Abbiamo gia’ immaginato anche quanto e come pagare, ma tutto questo sara’ oggetto di un confronto con i sindacati – spiega il ministro Importante sara’ anche la formazione, in particolare in ambito psicologico e pedagogico, per insegnanti tutor. E’ ovvio, dunque, che saranno pagati di piu’ avendo una formazione maggiore e avendo anche un’attivita’ ulteriore rispetto a quella degli altri colleghi. I professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno i corsi di formazione che saranno gratuiti per gli insegnanti, la spesa sara’ a carico del ministero”.
Gen 15, 2023

E’ la prima declinazione del merito. Elementari escluse, a medie e licei saranno comuni a piu’ classi

Roma, 15 gen. (askanews) – I nuovi insegnanti tutor in arrivo nella scuola italiana rappresentano e’ una “prima grande riforma che ho fortemente voluto” e “rappresenta “la prima applicazione del principio del merito”. Lo sottolinea alla Stampa il ministro Fdi dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, spiegando alla Stampa che “avranno il compito di seguire gli alunni e combattere la dispersione scolastica che in Italia e’ tra le piu’ alte d’Europa”.

“A loro – chiarisce il ministro- spettera’ il compito sia di farsi carico del recupero di quei ragazzi che hanno piu’ difficolta’ sia di quelli che in classe si annoiano perche’ sono piu’ avanti negli apprendimenti e hanno necessita’ di accelerare.”.

Valditara sottolinea ancora, fra l’altro spazio e rilievo nell’applicazione della novita’, che intende riservare al “dialogo con i sindacati”. E che ” i professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno corsi di formazione gratuiti con spesa a carico del ministero”. Precisando anche che “abbiamo stimato il numero dei tutor” e “non sono i 360 mila che cita la Gilda che include le primarie che invece non sono ricomprese perche’ riteniamo per il momento di non toccare le elementari”. E, inoltre “Qnon c’e’ bisogno di avere un tutor in ogni classe di scuola secondaria di primo e secondo grado”

Sulla modalita’ di realizzazione “vogliamo valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche – sostiene Valditara – In ogni caso, fissato il principio procediamo sapendo di avere le risorse per andare avanti. Abbiamo gia’ immaginato anche quanto e come pagare, ma tutto questo sara’ oggetto di un confronto con i sindacati. Importante sara’ anche la formazione per insegnanti tutor. E’ ovvio, dunque, che saranno pagati di piu’ avendo una formazione maggiore e avendo anche un’attivita’ ulteriore rispetto a quella degli altri colleghi. I professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno i corsi di formazione che saranno gratuiti per gli insegnanti”. Quante ore saranno dedicate al nuovo modello? “Immaginiamo un percorso sia curricolare che extracurricolare perche’ dobbiamo usare fondi, Pnrr e altri. Abbiamo stimato il numero dei tutor. Non sono i 360 mila che cita la Gilda. In quella cifra sono incluse anche le primarie che invece non sono state ricomprese perche’ riteniamo per il momento di non toccare le elementari. E, tra l’altro, non c’e’ bisogno di avere un tutor in ogni classe di secondaria di I e II grado”.

Arrivano gli insegnanti tutor nelle scuole. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un colloquio con La Stampa spiega che la considera “la prima grande riforma” lanciata dal suo ministero, “la prima applicazione del principio del merito” perche’ “realizza una delle grandi sfide del merito che porta a valorizzare i talenti, a valorizzare l’impegno, a valorizzare anche i percorsi di formazione”.

“Ho voluto fortemente quest’ innovazione – spiega – Ne avevo scritto nel mio libro “E’ l’Italia che vogliamo” ed e’ anticipata nelle linee guida, ma voglio che sia costruita attraverso il dialogo con i sindacati”. Secondo il modello ideato dal ministro, Non saranno docenti di grado superiore agli altri. “Il tutor non sara’ un collega gerarchicamente sovraordinato – assicura il ministro – ma un collega che lavorera’ in una logica di team e dovra’ occuparsi del coordinamento delle strategie di personalizzazione dell’insegnamento. Ai tutor spettera’ il compito di farsi carico del recupero di quei ragazzi che hanno piu’ difficolta’ o di quelli che in classe si annoiano perche’ sono piu’ avanti negli apprendimenti e hanno necessita’ di accelerare. Gli insegnanti tutor, nella loro azione, si confronteranno con i colleghi dei vari gruppi classe”.

“Abbiamo gia’ immaginato anche quanto e come pagare, ma tutto questo sara’ oggetto di un confronto con i sindacati – spiega il ministro Importante sara’ anche la formazione, in particolare in ambito psicologico e pedagogico, per insegnanti tutor. E’ ovvio, dunque, che saranno pagati di piu’ avendo una formazione maggiore e avendo anche un’attivita’ ulteriore rispetto a quella degli altri colleghi. I professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno i corsi di formazione che saranno gratuiti per gli insegnanti, la spesa sara’ a carico del ministero”.