Governance partecipata, Ca’ Foscari guiderà progetto Interreg – askanews.it

Governance partecipata, Ca’ Foscari guiderà progetto Interreg

Roma, 11 gen. (askanews) – Una societa’ coesa e’ una societa’ in cui anche i gruppi piu’ fragili possono partecipare pienamente alla vita pubblica. Cruciale e’ il loro coinvolgimento nel processo decisionale che li riguarda. Ma come attuare davvero un coinvolgimento dei gruppi solitamente ai margini della societa’, come immigrati e rifugiati? L’Universita’ Ca’ Foscari Venezia dedica a questo tema un progetto europeo che vede coinvolte 12 organizzazioni pubbliche e private di Italia, Austria, Germania e Slovenia. Il progetto “Governance Enhancement for Cohesive Societies” (GEtCoheSive) – informa l’Ateneo – e’ stato finanziato dal programma Interreg Central Europe con quasi 3 milioni di euro. Iniziera’ nella primavera 2023 e durera’ 3 anni, nel corso dei quali le organizzazioni coinvolte coopereranno per mappare le esperienze di governance partecipativa in quattro citta’ (Berlino, Parma, Vienna e Lubiana), per poi progettare e realizzare nuove pratiche di democrazia deliberativa e partecipativa attraverso la mediazione di organizzazioni del terzo settore che sono parte del partenariato. Queste sperimentazioni avranno come temi di discussione e deliberazione due ambiti di policy: l’accesso alle politiche di welfare locale e le politiche legate al cambiamento climatico, in particolare le politiche di eco-welfare, ovvero la dimensione sociale delle politiche ambientali. “La governance, cioe’ le dinamiche di interazione tra attori pubblici e privati nel processo di produzione delle politiche pubbliche, non e’ un puro meccanismo tecnico di coordinamento: trasmette valori e visioni del mondo che influenzano l’accesso e l’utilizzo dei servizi pubblici da parte dei cittadini – spiega Francesca Campomori, professoressa di Scienze politiche a Ca’ Foscari e coordinatrice del progetto – Per questo, la sfida che il progetto si pone e’ quella di far entrare in queste arene di scambio e dibattito gruppi che solitamente tendono a rimanere ai margini della vita pubblica. Le lezioni che scaturiranno dalle azioni pilota nelle quattro citta’ partecipanti verranno discusse con le autorita’ politiche e si trasformeranno in piani d’azione che le autorita’ si impegneranno ad utilizzare”.
Gen 11, 2023

Coinvolte nella sperimentazione Berlino, Parma, Vienna e Lubiana

Roma, 11 gen. (askanews) – Una societa’ coesa e’ una societa’ in cui anche i gruppi piu’ fragili possono partecipare pienamente alla vita pubblica. Cruciale e’ il loro coinvolgimento nel processo decisionale che li riguarda. Ma come attuare davvero un coinvolgimento dei gruppi solitamente ai margini della societa’, come immigrati e rifugiati? L’Universita’ Ca’ Foscari Venezia dedica a questo tema un progetto europeo che vede coinvolte 12 organizzazioni pubbliche e private di Italia, Austria, Germania e Slovenia.

Il progetto “Governance Enhancement for Cohesive Societies” (GEtCoheSive) – informa l’Ateneo – e’ stato finanziato dal programma Interreg Central Europe con quasi 3 milioni di euro. Iniziera’ nella primavera 2023 e durera’ 3 anni, nel corso dei quali le organizzazioni coinvolte coopereranno per mappare le esperienze di governance partecipativa in quattro citta’ (Berlino, Parma, Vienna e Lubiana), per poi progettare e realizzare nuove pratiche di democrazia deliberativa e partecipativa attraverso la mediazione di organizzazioni del terzo settore che sono parte del partenariato.

Queste sperimentazioni avranno come temi di discussione e deliberazione due ambiti di policy: l’accesso alle politiche di welfare locale e le politiche legate al cambiamento climatico, in particolare le politiche di eco-welfare, ovvero la dimensione sociale delle politiche ambientali.

“La governance, cioe’ le dinamiche di interazione tra attori pubblici e privati nel processo di produzione delle politiche pubbliche, non e’ un puro meccanismo tecnico di coordinamento: trasmette valori e visioni del mondo che influenzano l’accesso e l’utilizzo dei servizi pubblici da parte dei cittadini – spiega Francesca Campomori, professoressa di Scienze politiche a Ca’ Foscari e coordinatrice del progetto – Per questo, la sfida che il progetto si pone e’ quella di far entrare in queste arene di scambio e dibattito gruppi che solitamente tendono a rimanere ai margini della vita pubblica. Le lezioni che scaturiranno dalle azioni pilota nelle quattro citta’ partecipanti verranno discusse con le autorita’ politiche e si trasformeranno in piani d’azione che le autorita’ si impegneranno ad utilizzare”.