A Torino al via progetto di residenzialità studentesca diffusa – askanews.it

A Torino al via progetto di residenzialità studentesca diffusa

Roma, 11 gen. (askanews) – Al via il progetto di residenzialita’ studentesca ‘Torino Student Housing’, promosso dall’Universita’ e dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di offrire locazioni di qualita’ agli studenti fuorisede, mettendo in uso gli appartamenti sfitti in Citta’. Alla conferenza organizzata nel Salone del Rettorato sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Universita’ di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino e Paolo Biancone, Professore ordinario di economia aziendale dell’Universita’ di Torino. Torino Student Housing nasce sia per dare risposta all’esigenza di studenti fuori sede nazionali e internazionali degli Atenei torinesi di trovare alloggi di qualita’, sia per rimettere in uso appartamenti sfitti che molto spesso non sono adeguati ne’ per affitto a lungo termine ne’ a breve poiche’ da ristrutturare totalmente. Il progetto, che coinvolge stakeholder diversi (proprietari di casa, imprese di ristrutturazione, manutenzione e gestione, ordini professionali, etc.) in un’ottica inclusiva, prevede benefici per tutti gli attori coinvolti, consentendo di migliorare la qualita’ dell’ospitalita’ anche in riferimento al settore turistico e all’housing piu’ in generale. Secondo le stime dell’Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, nella sola Citta’ di Torino sono circa 50 mila gli appartamenti che, per motivi diversi, sono inutilizzati: alcuni oggetto di eredita’ in attesa di destinazione, altri per la necessita’ di importanti ristrutturazioni, altri ancora per inerzia della proprieta’ nei confronti di una messa in affitto con il rischio di morosita’. La messa in uso di appartamenti distribuiti su tutto il territorio torinese permette di bonificare alcuni quartieri, creando occasioni di aggregazione e presidio, elevando il valore immobiliare e sociale. L’attrazione di un maggior numero di studenti internazionali e nazionali non residenti porta inoltre ad un aumento dei consumi, che si riversa sul territorio con un forte impatto sociale. Gli studenti molto spesso usufruiscono infatti di attivita’ economiche di quartiere (bar, locali, negozi ecc.) creando quindi poli-centri che possono rappresentare ecosistemi innovativi per la Citta’. La ristrutturazione funzionale puo’ diventare una forma di circular economy che consente il riutilizzo di spazi antropizzati senza il consumo di suolo e con ridotti consumi energetici. Il riutilizzo di arredi e complementi d’arredo attraverso un circuito di economia circolare potrebbe abbattere la produzione dei rifiuti e la messa in uso di attrezzature ancora funzionali. La ristrutturazione degli appartamenti consentira’ alle imprese del territorio di sviluppare la propria attivita’ economica facendo lavorare la filiera di fornitura e i professionisti locali. Il progetto prevede standard di ristrutturazione con livelli di servizio definiti (numero di servizi/studente, dimensione delle stanze, arredi, wifi etc.) con materiali di qualita’, ma nello stesso tempo scontati in virtu’ delle quantita’ acquisite; un canone sostenibile dell’appartamento indipendentemente dalla localizzazione territoriale e dalle caratteristiche dell’immobile e il supporto per la gestione delle locazioni attraverso l’utilizzo di operatori e piattaforme multilingua verso studenti internazionali, potenziando cosi’ l’attrattivita’ degli atenei in contesti internazionali e valorizzando Torino come hub internazionale di conoscenza e formazione. (segue)
Gen 11, 2023

Offrire locazioni di qualita’ agli studenti fuorisede

Roma, 11 gen. (askanews) – Al via il progetto di residenzialita’ studentesca ‘Torino Student Housing’, promosso dall’Universita’ e dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di offrire locazioni di qualita’ agli studenti fuorisede, mettendo in uso gli appartamenti sfitti in Citta’.

Alla conferenza organizzata nel Salone del Rettorato sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Universita’ di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino e Paolo Biancone, Professore ordinario di economia aziendale dell’Universita’ di Torino.

Torino Student Housing nasce sia per dare risposta all’esigenza di studenti fuori sede nazionali e internazionali degli Atenei torinesi di trovare alloggi di qualita’, sia per rimettere in uso appartamenti sfitti che molto spesso non sono adeguati ne’ per affitto a lungo termine ne’ a breve poiche’ da ristrutturare totalmente. Il progetto, che coinvolge stakeholder diversi (proprietari di casa, imprese di ristrutturazione, manutenzione e gestione, ordini professionali, etc.) in un’ottica inclusiva, prevede benefici per tutti gli attori coinvolti, consentendo di migliorare la qualita’ dell’ospitalita’ anche in riferimento al settore turistico e all’housing piu’ in generale.

Secondo le stime dell’Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, nella sola Citta’ di Torino sono circa 50 mila gli appartamenti che, per motivi diversi, sono inutilizzati: alcuni oggetto di eredita’ in attesa di destinazione, altri per la necessita’ di importanti ristrutturazioni, altri ancora per inerzia della proprieta’ nei confronti di una messa in affitto con il rischio di morosita’.

La messa in uso di appartamenti distribuiti su tutto il territorio torinese permette di bonificare alcuni quartieri, creando occasioni di aggregazione e presidio, elevando il valore immobiliare e sociale. L’attrazione di un maggior numero di studenti internazionali e nazionali non residenti porta inoltre ad un aumento dei consumi, che si riversa sul territorio con un forte impatto sociale. Gli studenti molto spesso usufruiscono infatti di attivita’ economiche di quartiere (bar, locali, negozi ecc.) creando quindi poli-centri che possono rappresentare ecosistemi innovativi per la Citta’.

La ristrutturazione funzionale puo’ diventare una forma di circular economy che consente il riutilizzo di spazi antropizzati senza il consumo di suolo e con ridotti consumi energetici. Il riutilizzo di arredi e complementi d’arredo attraverso un circuito di economia circolare potrebbe abbattere la produzione dei rifiuti e la messa in uso di attrezzature ancora funzionali. La ristrutturazione degli appartamenti consentira’ alle imprese del territorio di sviluppare la propria attivita’ economica facendo lavorare la filiera di fornitura e i professionisti locali.

Il progetto prevede standard di ristrutturazione con livelli di servizio definiti (numero di servizi/studente, dimensione delle stanze, arredi, wifi etc.) con materiali di qualita’, ma nello stesso tempo scontati in virtu’ delle quantita’ acquisite; un canone sostenibile dell’appartamento indipendentemente dalla localizzazione territoriale e dalle caratteristiche dell’immobile e il supporto per la gestione delle locazioni attraverso l’utilizzo di operatori e piattaforme multilingua verso studenti internazionali, potenziando cosi’ l’attrattivita’ degli atenei in contesti internazionali e valorizzando Torino come hub internazionale di conoscenza e formazione.

(segue)