Roma, Cacciatore: Lago ex Snia, esposto alla Procura – askanews.it

Roma, Cacciatore: Lago ex Snia, esposto alla Procura

Roma, 9 gen. (askanews) – “Il Lago combatte, la sua Comunita’ resiste. Mi affianco ancora a questa storica battaglia, depositando un Esposto alla Procura della Repubblica. Davvero senza ritegno il comportamento di chi in Regione ha prima garantito e poi voltato le spalle al Forum delle Energie, che da anni contrasta l’insediamento insostenibile sul Lago ex Snia. Un lago emerso dagli scavi per un progetto di nuova costruzione di un centro commerciale, che ha portato in superficie una falda acquifera”. Parole del consigliere regionale del Lazio, Marco Cacciatore, presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Pisana. “Anni di battaglie – ricorda – poi la promessa elettorale dell’allora Presidente Zingaretti (all’epoca in lizza per la candidatura a Sindaco di Roma, nel 2021) di ampliamento del gia’ esistente Monumento Naturale, istituito sul perimetro del Lago. Poi il dietrofront, dopo le elezioni politiche e dopo mesi di procedura seguita dalla Direzione Ambiente, da sempre apertamente contraria, che ha accolto in ritardo osservazioni del soggetto economico interessato e che in chiusura di Legislatura, quando si era con le ore contate, ha visto bene di chiedere un ultimo parere Ispra. Un parere che, per la terza volta, da’ torto su tutta la linea a chi dalla Regione non ha favorito l’ampliamento”. “Intanto il soggetto economico per due volte, nel 2021 e all’indomani della fine della procedura, ha cercato di negare l’esistenza degli elementi naturalistici e di biodiversita’, necessari all’ampliamento, nel modo piu’ semplice: disboscando. La prima volta senza alcun titolo, come ho segnalato alla Polizia Locale del V Municipio senza esito. La seconda volta invece, e’ intervenuto un permesso di costruire del Comune di Roma: affisso sul sito successivamente ai lavori di disboscamento. Noto che le segnalazioni di inizio di quelle attivita’ sono cominciate prima della data di inizio lavori riportata sul cartello, cosi’ come che il permesso e’ rilasciato per attivita’ conservative, anche se i progetti storicamente riguardano la demolizione e ricostruzione. Per queste storture e altre forzature, che sempre nel quadro della Pubblica Amministrazione possono significare altre forme di privilegio immotivato e dar luogo a profitti prevaricanti, che come sempre sono alla base di ogni insostenibilita’, ho deciso – conclude – di depositare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. Un ultimo atto, di extrema ratio, che insieme ad altre vertenze e in dirittura d’arrivo della Legislatura, ho deciso di porre all’attenzione di livelli istituzionali”.
Gen 9, 2023

“Senza ritegno chi dalla Regione ha voltato le spalle”

Roma, 9 gen. (askanews) – “Il Lago combatte, la sua Comunita’ resiste. Mi affianco ancora a questa storica battaglia, depositando un Esposto alla Procura della Repubblica. Davvero senza ritegno il comportamento di chi in Regione ha prima garantito e poi voltato le spalle al Forum delle Energie, che da anni contrasta l’insediamento insostenibile sul Lago ex Snia. Un lago emerso dagli scavi per un progetto di nuova costruzione di un centro commerciale, che ha portato in superficie una falda acquifera”. Parole del consigliere regionale del Lazio, Marco Cacciatore, presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Pisana. “Anni di battaglie – ricorda – poi la promessa elettorale dell’allora Presidente Zingaretti (all’epoca in lizza per la candidatura a Sindaco di Roma, nel 2021) di ampliamento del gia’ esistente Monumento Naturale, istituito sul perimetro del Lago. Poi il dietrofront, dopo le elezioni politiche e dopo mesi di procedura seguita dalla Direzione Ambiente, da sempre apertamente contraria, che ha accolto in ritardo osservazioni del soggetto economico interessato e che in chiusura di Legislatura, quando si era con le ore contate, ha visto bene di chiedere un ultimo parere Ispra. Un parere che, per la terza volta, da’ torto su tutta la linea a chi dalla Regione non ha favorito l’ampliamento”.

“Intanto il soggetto economico per due volte, nel 2021 e all’indomani della fine della procedura, ha cercato di negare l’esistenza degli elementi naturalistici e di biodiversita’, necessari all’ampliamento, nel modo piu’ semplice: disboscando. La prima volta senza alcun titolo, come ho segnalato alla Polizia Locale del V Municipio senza esito. La seconda volta invece, e’ intervenuto un permesso di costruire del Comune di Roma: affisso sul sito successivamente ai lavori di disboscamento. Noto che le segnalazioni di inizio di quelle attivita’ sono cominciate prima della data di inizio lavori riportata sul cartello, cosi’ come che il permesso e’ rilasciato per attivita’ conservative, anche se i progetti storicamente riguardano la demolizione e ricostruzione. Per queste storture e altre forzature, che sempre nel quadro della Pubblica Amministrazione possono significare altre forme di privilegio immotivato e dar luogo a profitti prevaricanti, che come sempre sono alla base di ogni insostenibilita’, ho deciso – conclude – di depositare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. Un ultimo atto, di extrema ratio, che insieme ad altre vertenze e in dirittura d’arrivo della Legislatura, ho deciso di porre all’attenzione di livelli istituzionali”.