“Hachiko” torna al cinema solo il 13 dicembre – askanews.it

“Hachiko” torna al cinema solo il 13 dicembre

Roma, 6 dic. (askanews) – “Hachiko”, il film campione d’incassi diretto dal due volte candidato al Premio Oscar come Miglior Regista Lasse Hallstrm (Chocolat, Buon compleanno Mr. Grape, Le regole della casa del sidro) con protagonisti Richard Gere e Joan Allen, ispirato alla storia vera del cane Hachiko, torna al cinema solo il 13 dicembre con Lucky Red, in versione digitale, per raccontare un’incredibile amicizia e rivivere l’emozionante storia del cane piu’ fedele del mondo. La notorieta’ di Hachiko ha origini lontane che risalgono agli anni Venti. Era un cane di razza Akita, il suo vero nome era Hachi, che vuol dire “otto”, numero fortunato nella cultura giapponese. Nel 1924 Hachiko venne portato a Tokyo dal suo padrone, il professor Uyeno. Durante la vita con il suo padrone, Hachiko lo salutava sulla porta di casa e gli andava incontro alla fine della giornata aspettandolo alla vicina Stazione Shibuya. Dopo la scomparsa del professore, Hachiko si recava ogni giorno alla stazione nella vana attesa del padrone. La regolare presenza del cane alla stazione attiro’ l’attenzione dei viaggiatori che spesso avevano visto Hachi e il professor insieme. Ne furono commossi al punto che iniziarono a portargli regali e cibo perche’ si nutrisse durante l’attesa. La cosa ando’ avanti per 10 anni, con Hachiko che appariva solo di sera, all’ora precisa in cui il treno era atteso in stazione. Quello stesso anno, un ex studente del professor Uyeno vide il cane, scopri’ la sua storia e nel corso degli anni pubblico’ diversi articoli sulla straordinaria fedelta’ di Hachiko. Nel 1932 uno di questi articoli, pubblicato nel piu’ importante quotidiano di Tokyo, porto’ il cane alla ribalta nazionale. Hachiko divenne famoso in tutto il Paese. La storia di Hachiko fece il giro del Giappone e il cane divenne simbolo di fedelta’, tanto che nel 1934, davanti alla stazione Shibuya, fu eretta una statua in suo onore. Lo stesso Hachiko presenzio’ all’inaugurazione. La statua venne poi fusa durante lo sforzo bellico della Seconda Guerra Mondiale, ma nel 1948 una nuova statua venne costruita e ancora oggi e’ un luogo d’incontro estremamente popolare. L’entrata della stazione dove e’ collocata la statua viene chiamata “Hachiko-guchi” ossia “Uscita Hachiko” ed e’ una delle cinque uscite della Stazione Shibuya. Hachiko ha ispirato libri e film tra cui il film di Seijiro Koyama, Hachiko Monogatari, e Hachiko di Lasse Hallstrm. Nel film di Hallstrm, Hachiko e’ il cane del professor Parker (Richard Gere), e’ stato interpretato da tre meravigliosi Akita che hanno ricoperto le varie fasi di vita. Ogni giorno Hachiko lo accompagna alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di quello che si svela quando la loro routine viene interrotta, e’ cio’ che rende la storia di Hachi una favola per tutte le eta’. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il piu’ semplice fra i gesti possa diventare la piu’ grande manifestazione di affetto mai ricevuta. “Credo che in questo film vi sia qualcosa di fortemente simbolico e misterioso, pur essendo solo la storia di un cane che aspetta” – ha dichiarato Richard Gere – “C’e’ qualcosa nella nostra sensibilita’ che ci fa emozionare di fronte a questa vicenda. Quel senso di lealta’, quel ‘ci saro’ sempre per te’. E’ una cosa molto profonda”. Uscito nel 2009, dopo essere stato presentato in anteprima ad Alice nella Citta’ alla Festa del cinema di Roma, Hachiko e’ diventato uno dei film piu’ amati dal pubblico cinofilo e non solo che commuove con l’intensa semplicita’ con cui racconta il profondo legame tra un uomo e un cane, il suo piu’ fidato amico. Hachiko ha conquistato il box office italiano con quasi 1 milione di spettatori.
Dic 6, 2022

Il film campione d’incassi di Lasse Hallstrm con Richard Gere

Roma, 6 dic. (askanews) – “Hachiko”, il film campione d’incassi diretto dal due volte candidato al Premio Oscar come Miglior Regista Lasse Hallstrm (Chocolat, Buon compleanno Mr. Grape, Le regole della casa del sidro) con protagonisti Richard Gere e Joan Allen, ispirato alla storia vera del cane Hachiko, torna al cinema solo il 13 dicembre con Lucky Red, in versione digitale, per raccontare un’incredibile amicizia e rivivere l’emozionante storia del cane piu’ fedele del mondo.

La notorieta’ di Hachiko ha origini lontane che risalgono agli anni Venti. Era un cane di razza Akita, il suo vero nome era Hachi, che vuol dire “otto”, numero fortunato nella cultura giapponese. Nel 1924 Hachiko venne portato a Tokyo dal suo padrone, il professor Uyeno. Durante la vita con il suo padrone, Hachiko lo salutava sulla porta di casa e gli andava incontro alla fine della giornata aspettandolo alla vicina Stazione Shibuya. Dopo la scomparsa del professore, Hachiko si recava ogni giorno alla stazione nella vana attesa del padrone. La regolare presenza del cane alla stazione attiro’ l’attenzione dei viaggiatori che spesso avevano visto Hachi e il professor insieme. Ne furono commossi al punto che iniziarono a portargli regali e cibo perche’ si nutrisse durante l’attesa. La cosa ando’ avanti per 10 anni, con Hachiko che appariva solo di sera, all’ora precisa in cui il treno era atteso in stazione. Quello stesso anno, un ex studente del professor Uyeno vide il cane, scopri’ la sua storia e nel corso degli anni pubblico’ diversi articoli sulla straordinaria fedelta’ di Hachiko. Nel 1932 uno di questi articoli, pubblicato nel piu’ importante quotidiano di Tokyo, porto’ il cane alla ribalta nazionale. Hachiko divenne famoso in tutto il Paese.

La storia di Hachiko fece il giro del Giappone e il cane divenne simbolo di fedelta’, tanto che nel 1934, davanti alla stazione Shibuya, fu eretta una statua in suo onore. Lo stesso Hachiko presenzio’ all’inaugurazione. La statua venne poi fusa durante lo sforzo bellico della Seconda Guerra Mondiale, ma nel 1948 una nuova statua venne costruita e ancora oggi e’ un luogo d’incontro estremamente popolare. L’entrata della stazione dove e’ collocata la statua viene chiamata “Hachiko-guchi” ossia “Uscita Hachiko” ed e’ una delle cinque uscite della Stazione Shibuya. Hachiko ha ispirato libri e film tra cui il film di Seijiro Koyama, Hachiko Monogatari, e Hachiko di Lasse Hallstrm.

Nel film di Hallstrm, Hachiko e’ il cane del professor Parker (Richard Gere), e’ stato interpretato da tre meravigliosi Akita che hanno ricoperto le varie fasi di vita. Ogni giorno Hachiko lo accompagna alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di quello che si svela quando la loro routine viene interrotta, e’ cio’ che rende la storia di Hachi una favola per tutte le eta’. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il piu’ semplice fra i gesti possa diventare la piu’ grande manifestazione di affetto mai ricevuta. “Credo che in questo film vi sia qualcosa di fortemente simbolico e misterioso, pur essendo solo la storia di un cane che aspetta” – ha dichiarato Richard Gere – “C’e’ qualcosa nella nostra sensibilita’ che ci fa emozionare di fronte a questa vicenda. Quel senso di lealta’, quel ‘ci saro’ sempre per te’. E’ una cosa molto profonda”.

Uscito nel 2009, dopo essere stato presentato in anteprima ad Alice nella Citta’ alla Festa del cinema di Roma, Hachiko e’ diventato uno dei film piu’ amati dal pubblico cinofilo e non solo che commuove con l’intensa semplicita’ con cui racconta il profondo legame tra un uomo e un cane, il suo piu’ fidato amico. Hachiko ha conquistato il box office italiano con quasi 1 milione di spettatori.