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Sisma Centro Italia, Legnini: gestione commissariale potrebbe finire

Milano, 19 ago. (askanews) – “Si comincia ad intravedere, e credo che il 2023 si caratterizzerà per questo, la possibilità di uscire non dallo stato di emergenza che deve proseguire, ma dalla gestione commissariale. Per questa si potrebbe, per scelta politica pura, iniziare ad immaginare un approdo, una conclusione, purché si istituisca un Dipartimento e cioé un coordinamento, un contesto nel quale il ruolo delle Regioni potrebbe essere a quel punto preminente, insieme ovviamente con quello dei sindaci. E’ un’opinione che sottoporrò al nuovo governo”. E’ quanto ha affermato il Commissario straordinario, Giovanni Legnini, nel corso della presentaione del “Rapporto sulla ricostruzione 2022”, che fa il punto sullo stato dell’arte nelle quattro regioni del Centro Italia dopo i terremoti del 2016-2017.

“Dopo sei anni, fatte le scelte fondamentali, si potrebbe stabilire una governance ordinaria, diciamo così” ha continuato Legnini, augurandosi che “nella nuova legislatura si approvi il Codice della ricostruzione (cosa diversa dal Testo unico delle ordinanze) approvato da uno degli ultimi Consigli dei ministri del governo in carica, che non ha potuto iniziare l’iter parlamentare per il sopravvenire della crisi”. “Il disegno di legge che è stato licenziato dal Consiglio dei ministri prevede l’istituzione del ‘Dipartimento della ricostruzione’, il gemello del Dipartimento della Protezione civile: il nostro Paese è efficace nell’affrontare l’emergenza, meno nel ricostruire” ha spiegato il commissario, precisando che “in questo nuovo Dipartimento dovrebbe essere quello al quale la Protezione civile passa il testimone ad un certo punto del percorso, proprio per poter avviare il processo di ricostruzione”. “Secondo me quello è il modello – ha aggiunto – un Dipartimento che dipenderà, come accade per me adesso, direttamente dal presidente del Consiglio. E’ meglio, ma è una scelta politica”.