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Cittadini inglesi arrestati dai russi si dichiarano non colpevoli

Roma, 16 ago. (askanews) – Tre britannici accusati di essere mercenari che combattono con le forze ucraine contro la Russia si sono dichiarati non colpevoli in un tribunale per procura russo.

John Harding, Dylan Healy e Andrew Hill – riporta la Bbc – sono apparsi con un croato e uno svedese di fronte a una corte nella cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk, una regione separatista dell’Ucraina. Harding rischia la condanna a morte, riportano i media russi.


La corte, non riconosciuta a livello internazionale, ha recentemente condannato a morte due cittadini britannici. I cinque uomini sono apparsi in tribunale ieri, ammanettati e con borse nere sopra la testa.

Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, sono tre gli uomini – oltre ad Harding, lo svedese Mathias Gustafsson e il croato Vjekoslav Preberg – a rischiare la pena di morte. I loro casi continueranno a essere ascoltati all’inizio di ottobre.


Familiari e amici dei britannici hanno chiarito che non sono mercenari e hanno chiesto che siano trattati come prigionieri di guerra in conformità con le Convenzioni di Ginevra. I Trattati internazionali tutelano le persone che non partecipano ai combattimenti, come gli operatori umanitari, e quanti non possono più combattere, come i prigionieri di guerra, da “atti di violenza o intimidazione”.

L’ex militare Harding, originario di Sunderland, aveva combattuto a fianco delle forze ucraine da quando si era trasferito nel Paese nel 2018. A luglio è apparso in un video chiedendo aiuto al primo ministro Boris Johnson.


Hill ha combattuto con la Legione internazionale ucraina. Healy, di Huntingdon, nel Cambridgeshire, si era proposto volontario in Ucraina come operatore umanitario con il Presidium Network quando è stato catturato a un posto di blocco ad aprile, insieme con Paul Urey, morto a luglio mentre era trattenuto da separatisti sostenuti dalla Russia.

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