Spazio, Aipas: dopo Brexit tema risorse ancora più importante – askanews.it

Spazio, Aipas: dopo Brexit tema risorse ancora più importante

Ott 27, 2016
Roma, 27 ott. (askanews) – L’Aipas, l’associazione delle imprese per le attività spaziali, apprezza l’ipotesi che il Governo, con la Legge di Bilancio, confermi per il settore le stesse cifre dello scorso anno, avvertendo però che con la Brexit potrebbero avvenire dei cambiamenti negli equilibri nell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Lo ha spiegato ad askanews Giovanni Sylos Labini, presidente dell’associazione, che oggi al Macro di Roma ha tenuto la sua conferenza annuale, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Maria Cristina Falvella (capo unità Strategie e politica industriale dell’Agenzia spaziale italiana), il colonnello Paolo Puri (consigliere militare vicario della Presidenza del Consiglio e promotore della Cabina di regia sullo Spazio istituita a Palazzo Chigi) e Salvatore Tomaselli, senatore Pd e firmatario del disegno di legge per il riordino dell’Agenzia spaziale italiana.

“Le dichiarazioni di oggi sono state molto positive – ha detto Sylos Labini -. Anche se non ‘quantitative’, per così dire. Nel senso che quello che hanno detto sia Puri, il responsabile della cabina di regia sullo Spazio, sia la rappresentante dell’Asi”, sia il senatore Tomaselli, e cioè che “l’orientamento è chiedere al Governo un sostegno che consenta all’Italia di rimanere il terzo Paese dell’Esa” è “sicuramente un fatto positivo”.

Certo, ha continuato, “in questo momento non sappiamo se effettivamente siano riusciti ad ottenere questi soldi e la situazione è aggravata anche dal tema Brexit, perché l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea potrebbe portare il Regno Unito”, che è membro dell’Esa in virtù di un altro trattato non influenzato dalla Brexit, “a mettere nell’Esa tutte le risorse sullo spazio che prima metteva nell’Unione”. “Questo potrebbe cambiare gli equilibri – ha ammonito il presidente dell’Aipas -, quindi è importante avere, come dice il Governatore della Bce, un bazooka con cui poter sparare per riuscire a mantenere la posizione competitiva dell’Italia”.