Roma, 5 apr. (askanews) – Gli astronomi hanno rilevato migliaia di grandi buchi neri nascosti al centro della nostra galassia: secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, sarebbero fino a 10mila, ma fino a oggi non eravamo in grado di vederli. Da tempo gli scienziati sospettavano che attorno al buco nero supermassiccio al cuore della Via Lattea ce ne fossero molti altri più piccoli. Ma i buchi neri sono per loro stessa natura difficili da osservare e la teoria non era stata dimostrata.
Ora però è stato possibile osservarne le tracce, mettendosi alla ricerca dei raggi X emessi da una serie i buchi neri minori che hanno catturato una stella nel loro campo gravitazionale, creando una “stella binaria con un buco nero”. La caccia ha prodotto un bottino di 300-500 stelle binarie accoppiate con un buco nero, un numero dal quale è stato possibile estrapolare quanti buchi neri singoli ci sono al centro della galassia: sono circa 10mila.
L’astrofisico Usa Chuck Hailey, della Columbia University di New York, commenta: “questa scoperta conferma un’importante teoria e le implicazioni sono molte. Darà un notevole impulso alla ricerca delle onde gravitazionali perchè conoscere il numero di buchi neri al centro di una tipica galassia può aiutarci a predire meglio gli eventi di onde gravitazionali associati. Tutte le informazioni di cui gli astrofisici hanno bisogno sono al centro delle galassie”.
Il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, noto come Sagittario A (Sgr A) ha una massa di circa quattro milioni di volte quella del sole e dista dalla Terra 26mila anni luce. L’alone di gas e polveri attorno a Sgr A è il terreno di coltura perfetto per grandi stelle che poi collassano in buchi neri quando muoiono. Questo buchi neri, e altri provenienti da oltre, vengono spinti verso Sgr A e imprigionati nella sua orbita. Ma vederli è difficile. “I buchi neri isolati, non accoppiati, sono solo neri, non fanno nulla” ha detto Hailey “perciò cercare i buchi neri isolati non è un modo intelligente per trovarli”.