Roma, 19 dic. (askanews) – E’ stata una vera e propria festa natalizia per mamme e bambini ucraini rifugiati, con musica, giochi, cena e scambio di doni, quella che si è svolta a Villa Fassini a Roma all’interno del progetto “Atlantia4Ukraine”. Il progetto era nato lo scorso marzo da un’idea dei lavoratori di Atlantia per realizzare un’iniziativa a concreto supporto della comunità di profughi dalla guerra a Roma. Aveva portato in estate alla creazione, proprio a Villa Fassini, di un “Summer Camp”, campo estivo che ha accolto oltre 1200 persone di nazionalità ucraina tra bambini e mamme, mettendo a disposizione attività ludiche, ricreative, di assistenza sociale e di formazione linguistica. E a 10 giorni dal Natale le famiglie della comunità ucraina si sono ritrovate per una serata speciale accolti dal Presidente di Atlantia, Amb. Giampiero Massolo, dal consigliere dell’Ambasciatore ucraino in Italia, Oleksandr Kapustin, e dal Presidente di Sport Senza Frontiere, Alessandro Tappa.
Il Presidente di Atlantia ha affermato: “Abbiamo visto queste persone che arrivavano in Italia con la morte nel cuore, avendo lasciato i loro affetti, e avevamo pensato, devo dire come azienda ma anche, devo dirlo, questo mi fa molto piacere rimarcarlo, dal punto di vista di quella che è stata la reazione spontanea delle donne e degli uomini di Atlantia e di tutto il gruppo: di essere vicino, di testimoniare in qualche modo in maniera concreta cosa si può fare per far vedere che esiste una solidarietà, che esiste una differenza”.
La serata di oggi, anche in occasione delle feste natalizie, non potevamo non marcare questo momento, anche proprio visivamente, stando insieme, creando un momento di aggregazione. Proseguirà in una duplice direzione, cioè da un lato continuando quest’opera di assistenza scolastica e quindi appoggiando dei corsi di formazione, creando integrazione, e dall’altro mettendo coetanei accanto a coetanei, in modo che si favoriscano in concreto dei percorsi di integrazione”.
Proprio a proposito dei percorsi di integrazione il Presidente di Sport Senza Frontiere, Alessandro Tappa, ha spiegato: “Da settembre siamo partiti introducendo trenta bambini a fare attività sportiva continuativa nella rete di società sportive collegate a Sport Senza Frontiere, 39 mamme stanno facendo lezione di italiano e altre 51 bambini e ragazzi fanno lezione d’italiano una volta a settimana per due ore.
E’ partito anche un progetto speciale, “peer to peer education”, sette bambini, ragazzi, figli dei dipendenti di Atlantia, li abbiamo fatti affiancare a sette ragazzi ucraini e stanno frequentandosi in questo scambio emotivo, culturale, molto interessante, molto bello”.