Reggio Emilia, 24 ott. (askanews) – Studiare e osservare i comportamenti di chi si siede a tavola a pranzo o a cena; formare gli studenti o i dipendenti di un’azienda; elaborare ricette innovative e tecniche di cottura e sperimentare alternative al packaging tradizionale. E poi offrire soluzioni per la pausa pranzo e condividere con le scuole la cultura del cibo. E’ un viaggio nel futuro, è un viaggio nel cuore della Food Valley, che ha sede lungo la via Emilia. Ci sono voluti quattro anni e alla fine il Cirfood District ha aperto le porte.
“Oggi è una giornata davvero speciale per la nostra impresa – ha detto la presidente di Cirfood, Chiara Nasi -, è l’inaugurazione del nostro Centro di ricerca e innovazione, un progetto in cui abbiamo sempre creduto e abbiamo fortemente voluto. La nostra impresa, nonostante i momenti difficili, non ha mai voluto smettere di investire in innovazione e ricerca. In questo luogo co-progetteremo e sperimenteremo nuove soluzioni all’insegna della sostenibilità e sempre più aderenti a una società in continuo cambiamento”.
Il Cirfood District, alle porte di Reggio Emilia, è uno spazio unico nel suo genere, tra i pochi in Italia e in Europa, con un sistema integrato di ricerca gastronomica realizzato con la collaborazione dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Si viene accolti nell’Agorà che ospita incontri, conferenze e showcooking. Qui troviamo subito la grande installazione artistica progettata dallo studio Giò Forma che informa il visitatore sul percorso che sta per intraprendere. Al piano terra una cucina sperimentale e un laboratorio dedicato al gusto, l’olfatto e la vista con 12 postazioni separate per la valutazione dei piatti nella massima concentrazione. La cucina è collegata al ristorante sperimentale dove non si guarda solo al menù e alle ricette ma anche alla modalità di servizio e di distribuzione dei cibi. Un concetto che viene ripreso nell’area 5.0: qui possiamo prendere in mano il vassoio intelligente che permette di raccogliere dati dettagliati sulle preferenze dei consumatori, ordinare un pasto con un’app e misurare le eccedenze alimentari giornaliere attraverso bilance dotate di intelligenza artificiale. Insomma il futuro già a portata di mano.
“E’ davvero una soddisfazione veder aprire questo Cirfood District – ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – un centro d’eccellenza che punta sull’innovazione, la ricerca e la qualità, il cibo e la ristorazione del futuro. Non siamo solo la Motor Valley mondiale ma anche una vera e propria Food Valley. Dopo Expo Milano 2015 Food Valley è diventato un brand turistico per cui vengono a visitare i nostri stabilimenti dove si producono i cibi e prodotti enogastronomici. Siamo la regione con il più alto numero di prodotti Igp e Dop in Europa per un volume economico di oltre tre miliardi di euro. Però abbiamo bisogno di tenere alta la qualità se vogliamo vincere la sfida del futuro. L’agroalimentare vale 9 miliardi di euro come export nella regione che per quota procapite è nettamente prima in Italia e tra le prime in Europa e nel mondo”.
La cooperazione e l’innovazione è la base per innovare. Per questo Cirfood si rivolge ai piccoli e ai grandi, a tutti quelli che vogliono lasciarsi ispirare sulle soluzioni più innovative e capaci di generare benessere condiviso con il territorio e la comunità.