Roma, 11 ott. (askanews) – Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell’arte e della cultura alla crescita etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sull’importanza della responsabilità sociale e della sostenibilità come fattori strategici di sviluppo del nostro Paese. Questa la principale finalità del Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria e giunto quest’anno alla XXI edizione. I vincitori sono stati premiati durante una cerimonia alla Terrazza Caffarelli in Campidoglio, a Roma.
“Quest’anno – spiega ad askanews Sabrina Florio, presidente di Anima e Vicepresidente di Unindustria con delega al Centro Studi, durante la cerimonia di consegna dei Premi in Campidoglio – c’è un’attenzione particolare ai più fragili. Stiamo vivendo una grande crisi economica e questo ci fa sempre di più pensare al ruolo degli imprenditori”.
“Oggi l’imprenditore – prosegue la presidente – ha un ruolo importante e questo premio riflette il percorso che l’imprenditore deve fare per valorizzare sempre di più la propria realtà aziendale, con uno sguardo attento ai fragili e ai più deboli”.
I vincitori sono stati premiati da una giuria, presieduta da Luigi Abete. “Il tema della solidarietà è sempre più attuale e diventa una leva anche di risposta alla complessità dei problemi che dobbiamo affrontare sia all’interno che all’esterno dell’impresa. Nei momenti difficili – ha sottolineato Abete, a margine della cerimonia di consegna del Premio Anima 2022 in Campidoglio – c’è bisogno che una impresa, al suo interno, dia voce a una maggiore inclusione e coesione e la solidarietà è un tema che sollecita la sensibilità diffusa, dal manager al quadro fino al tecnico. Ma la solidarietà deve espandersi anche verso l’esterno – ha aggiunto – perché nei momenti di difficoltà, come quelli che stiamo vivendo, i ceti più deboli sono quelli che soffrono di più”.
Presente, alla cerimonia, anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “E’ un premio bellissimo che va ad opere straordinarie a partire dal film Nostalgia che rappresenterà l’Italia agli Oscar e che ha questa caratteristica di concentrarsi sull’importanza della responsabilità sociale, nelle imprese e nella società, perché una società che non include e non riduce le distanze e le disuguaglianze non ha futuro e non ha coesioni. Tutti dobbiamo lavorare per questo obiettivo e questo Premio contribuisce a ricordarcelo”.
Il Premio per il Cinema è andato a “Nostalgia” di Mario Martone, con Pierfrancesco Favino. Quello per il giornalismo a Domenico Iannacone, per il teatro alla Compagnia della Fortezza (presente il regista e fondatore Armando Punzo). Quello per la letteratura a Maria Pia Ammirati, per “Vita ordinaria di una donna di strada”. “Il mondo del sociale è un mondo vastissimo che ha bisogno di cura. Se un premio si avvicina al mondo della cultura per la cura di tutti, credo che abbiamo centrato il nostro obiettivo. Per me un onore, sono molto contenta di premiare la protagonista del mio libro, Nadia, una prostituta rumena che vive una vita di fatica e di dolore e proprio per questo credo che questo sia un premio adatto a lei e a tutte le donne come lei”.