Roma, 21 lug. (askanews) – La transizione energetica pone il sistema elettrico ormai in costante evoluzione. E per questo necessita ora più che mai di nuove professionalità con le competenze più adatte alle richieste del mercato. Nasce proprio da qui l’idea di Terna, la società italiana che gestisce la rete elettrica ad alta tensione di un Master di II livello, “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, presentato all’università di Cagliari. Un’iniziativa promossa nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab con cui Terna, la società guidata da Stefano Donnarumma, punta sul capitale umano con un investimento fino a 100 milioni di euro. Dopo il percorso di studi di 12 mesi i più meritevoli saranno assunti direttamente dalla società.
Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna: “Noi – spiega Del Pizzo – siamo coscienti che la transizione ecologica è un passaggio fondamentale non solotanto per il patto generazionale che abbiamo nei confronti dei nostri nipoti, quelli che verranno dopo di noi, ma anche un passo fondamentale per una maggiore indipendenza energetica del nostro Paese cosa che oggi è una cruda verità con cui dobbiamo confrontarci. La realizzazione di questa transizione passa anche attraverso lo sviluppo di competenze, in particolare di competenze digitali che sono uno degli asset intangibili ma fondamentale per poter gestire questo percorso di transizione. Dobbiamo investire sulle competenze attraverso la collaborazione con le istituzioni, in particolare con università eccellenti come questa di Cagliari”.
Porte aperte dunque ai neolaureati più in gamba non solo nell’Università di Cagliari ma anche di Palermo e Salerno, le altre due città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà Campania, Sicilia e Sardegna, e sedi degli gli altri due atenei coinvolti nel progetto come ha spiegato Fabrizio Pilo, Prorettore Innovazione e Territorio dell’Università di Cagliari.
“I partecipanti al Master non pagano niente e firmano un contratto di assunzione. Quindi hanno già pianificato il loro futuro a tempo indeterminato”.
“L’idea del master – spiega – è di avere un parterre di persone con competenze multidiscilinari molto differnziate e dare a tutti quella base culturale che serve per la digitalizzazione, per la trasformazione del sistema energetico. Voglliamo ingegneri elettrici, energetici, ma anche informatici, delle telecomunicazioni, dell’automatica, ambientali, vogliamo economisti, fisici, matematici, e poi ne scegliamo i 15 più bravi che devono essere i più bravi ma anche con i soft skills adatti per lavorare in un’azienda come Terna”.