Milano, 16 giu. (askanews) – Tutte le novità e le anteprime del mondo dell’auto in mostra sotto la Madonnina. Parte oggi la seconda edizione del Milano Monza Motor Show, la kermesse dell’automotive in programma fino a domenica 19 giugno. Sono oltre 50 mila i visistatori attesi alla seconda edizione di Mimo che quest’anno coincide con il centenario dell’Autodromo di Monza.
“Dobbiamo aspettarci quattro giorni di festa dell’automotive, perchè abbiamo 50 brand che, con una modalità molto semplice, all’aperto e disponibili per tutti fino alle 24, presentano le loro novità – spiega Andrea Levy, Presidente del Mimo – Il Mimo è questo: è un incontro tra case automobilistiche, tra giovani, tra coppie e tra famiglie, in maniera nauturalissima: quindi facendo una passeggiata nel centro di Milano e per i più sportivi a Monza in autodromo. Si vede quella che è la fotografia attuale dell’automotive. Ecco che eventi come il Mimo servono a questo: a far incontrare il pubblico, le case automobilistiche e dare la risposta che sempre più personalizzata per le esigenze di una mobilità che è sempre più in evoluzione e necessariamente deve essere sempre più integrata”.
Riflettori puntati, ovviamente, sulla mobilità green e sulle nuove tecnologie a basso impatto ambientale: “Il mondo dell’auto – osserva Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano – è attentissimo alla transizione ecologica e alla sostenibilità. Le auto di oggi inquinano estremamente meno di quelle di solo 10 anni fa, e sulle auto elettriche sappiamo tutto lo sforzo che il mondo dell’industria auto sta profondendo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Io penso che quest’anno sia molto importante il focus che avete voluto dare alla manifestazione che è quello della sostenibilità. Argomento del quale dobbiamo ancora parlare e secondo me dobbiamo parlare molto e discutere molto, approfondire molto e studiare molto perchè la via giusta che nascerà da tutti questi investimenti che dovranno essere fatti e da questi ulteriori studi. Perchè le soluzioni odierne sono tante ma ciascuna ha qualche problema”.