Milano, 15 giu. (askanews) – C’è chi la sceglie per viverci, senza fuggire dalle sue contraddizioni, ma lasciandosi ispirare dalla sua caleidoscopica bellezza, fatta di arte, mercati rionali, tradizioni, ricette e paesaggi naturali. La Sicilia è l’isola del benvivere, icona per i Millennials, non solo quelli siciliani, che hanno riscoperto il potere dei luoghi a misura d’uomo. A rivelare le ragioni dell’appeal dello stile di vita siciliano una ricerca realizzata da Birra Messina con l’Associazione italiana giovani per l’Unesco, dal titolo “I segreti dello stile di vita siciliano”, quei segreti che hanno ispirato la rinnovata piattaforma digitale “La Sicilia si sente”.
“La convivialità della gente, l’accoglienza di quest ultima, il patrimonio storico-artistico e naturalistico, la buona tavola, le tradizioni portate avanti da noi stessi millennials sotto nuove forme – ci ha detto Eleonora Orfanò, dell’Associazione italiana giovani per l’Unesco – mixati a un buon bilanciamento tra tempo libero e lavoro e ai valori derivanti dal nostro attaccamento alla famiglia, fanno sì che tutti questi elementi portino a ispirarsi al modello siciliano di vita”.
Che lo si chieda, infatti, a un siciliano o un italiano nato fuori dall isola, il primo aspetto del benvivere che viene in mente è l accoglienza dei siciliani, seguita dal suo ricco patrimonio enogastronomico. Al terzo posto gli orientamenti si dividono: gli italiani citano la ricchezza di musei e siti storico-artistici, seguita dall offerta di paesi e borghi a misura d uomo. Per i siciliani invece quest ultimo aspetto merita il podio spingendo al quarto posto il patrimonio artistico. Ma dove nascono queste convinzioni sullo stile di vita siciliano? Nascono dalle storie di chi in questa terra è nato e ha scelto di viverci, come Melinda Alaimo artista nota per le sue ceramiche che da 30 anni lavora qui
“Ho avuto la fortuna di nascere in una terra dove basta che fai una passeggiata e da qualsiasi lato ti giri puoi vedere qualsiasi cosa che ti rimanda all’arte in generale – ci ha detto – la mia passione su tutti è sempre stata il barocco per cui abitando in una città come Palermo basta che entri in una qualsiasi chiesa di Palermo venivo completamente avvolta da queste immagini, colori e forme”.
Quella di Melinda è una delle tre storie protagoniste de “La Sicilia si sente”, la piattaforma con cui Birra Messina dà voce a chi ha trasformato antichi mestieri e tradizioni in scommesse imprenditoriali di successo. Una scelta non sempre facile, come ci ha confermato Salvatore Scherma, designer e architetto siciliano e protagonista delle storie di Birra Messina: “Nonostante ci abbia provato – ha ammesso – alla fine ho deciso di confrontarmi con questa terra e capire fino a che punto questa sfida poteva essere vinta anche perchè io mi sono formato in un territorio dove quello che sono me lo ha dato questa terra”.
L’orgoglio e la passione sono il motore delle storie di questi artisti che hanno realizzato i due nuovi bicchieri di Birra Messina in edizione limitata: ispirato alle luminarie delle feste patronali per Salvatore e ai fichi d’India, nel caso di Melinda:
“Per me – ha confermato Alaimo – è stato un orgoglio essere stata scelta dall azienda per rappresentare la Sicilia forse per il semplice fatto di non avere mai mollato, di aver pensato di andare via tante volte e aver avuto il punto fermo qui nella mia terra”.
A partire dal 14 giugno, le tre storie sono raccontate direttamente dai protagonisti sui canali social di Birra Messina ma, novità di quest’anno a tre anni dal lancio di Birra Messina Cristalli di Sale, le storie arriveranno anche sul territorio nazionale per far vivere un pezzo di Sicilia autentica a tutti.