Milano, 9 giu. (askanews) – A bloccare nei cassetti tanti progetti di rigenerazione urbana ideati dalle pubbliche amministrazioni spesso non è tanto la mancanza di fondi, in particolare oggi con il Pnrr, quanto quella di competenze tecniche, strumenti e procedure per affrontare con successo le tante fasi preparatorie e realizzative. Per questo il Politecnico di Milano, insieme al suo consorzio Poliedra, ha pubblicato il libro bianco “Smart Sustainable District”, che si propone come guida pratica basata su 180 soluzioni operative e più di 200 buone pratiche. Alberto Colorni è uno dei 100 ricercatori che ci hanno lavorato per oltre un anno.
“L’idea – ha detto – è quella di essere a supporto, principalmente delle pubbliche amministrazioni, ma anche dei privati, per la progettazione, lo sviluppo e il monitoraggio di interventi sul territorio a dimensione locale. C’è un tema, tra l’altro una delle prime cose del libro, che è quello della cittadinanza attiva, dell’integrazione. Un tema non strettamente tecnico. Questo è uno degli aspetti, cioè guardare sia alla parte tecnica sia a quella più sociologica”.
Il documento, evidenzia la ricercatrice di Poliedra Giuliana Gemini, ha definito un modello che esplora aspetti molto diversi delle città più resilienti e innovative, dalla mobilità intelligente alla gestione dell’acqua.
“Pensiamo – ha aggiunto – ad alcuni progetti del Politecnico che riguardano tematiche quali l’energia, l’economia circolare, le soluzioni ‘nature-based’, oppure anche pratiche che alcune pubbliche amministrazioni hanno cominciato a sperimentare come le piazze aperte o gli hub nei mercati comunali che possono diventare luoghi di attivazione delle comunità nel territorio”.
Tutti strumenti che hanno un duplice obiettivo: contrastare da una parte il consumo di suolo e di risorse attraverso la rigenerazione dei tessuti urbani, e dall’altra il riequilibrio di disuguaglianze e situazioni che determinano pressioni sociali ed economiche di difficile gestione.