Roma, 6 apr. (askanews) – Recuperare le competenze versate su un conto corrente affidato quando il cliente, magari per molti anni, si è visto applicare spese di cui non aveva avuto piena consapevolezza. E’ qui che interviene Martingale Risk, società di Financial Engineering che con i suoi team di analisti fornisce valutazioni e possibili interventi, sulle singole situazioni. Lo spiega Francesco Pratesi, partner di Martingale.
“Il tipico cliente che si rivolge a noi è una piccola o media impresa che ha bisogno del credito bancario perché, per esempio, lo utilizza per anticipare le fatture, oppure utilizza banalmente degli scoperti di conto perché ha dei mismatch tra incassi e pagamenti. Oppure capita di avere come clienti anche delle partite Iva, dei professionisti che comunque fanno ricorso al credito bancario. Sono tipicamente dei soggetti deboli, un po’ deboli nei confronti della banca, perché non hanno, diciamo, a differenza delle grandi imprese, non hanno gli anticorpi necessari per potersi proteggere dalle condizioni che applicano le banche. Dalle commissioni, dai tassi debitori che applicano senza che venga spesso condiviso con il cliente l’effetto, l’entità di tali commissioni, di tali tassi”.
“Quindi tipicamente essendo un soggetto debole può aver bisogno di una istituzione, di un servizio come quello che noi offriamo che permette appunto di colmare questo gap di informazioni e questo gap anche di di potere contrattuale che c’è, purtroppo, tra banca e cliente quando il cliente è più debole”.
Ma quali sono le premesse per valutare se vi siano somme recuperabili dai fidi?
“Allora, laddove il cliente ha un conto corrente, e un conto corrente deve essere anche affidato, quindi non basta per un conto ma deve essere anche uno strumento con il quale la banca eroga credito a quel cliente, quindi il cliente prende in prestito dei soldi, a quel punto possono esserci le condizioni per fare una verifica e, eventualmente, recuperare una parte o completamente le competenze pagate nel corso degli anni alla banca. Quand’è che ci sono diciamo le condizioni per poter fare questa verifica? Intanto deve essere un conto corrente che abbia un minimo di consistenza. Chiaramente se sono fidi molto piccoli, da poche migliaia di euro è difficile che possa essere interessante. Se invece sono fidi di decine o centinaia di migliaia di euro di valore è chiaro che a quel punto è probabile che ci sia l’interesse a fare una verifica preliminare”.
A quel punto, caso per caso, entrano in gioco gli analisti di Martingale: “La procedura è semplice, nel senso che nel momento in cui il cliente e si convince a farci fare questa verifica preliminare gratuita, che ripeto è gratuita e non impegna il cliente, nel giro di pochi giorni non gli offriamo una prima stima delle somme che potrebbero essere eventualmente recuperate. Dopodiché se lui è convinto ad andare avanti noi offriamo spesso dei mandati in cui cliente non ci anticipa nessun compenso, quindi noi lavoriamo gratis fintanto che non arriviamo al risultato, quindi fintanto che non riusciamo a riavere indietro dalla banca a favore del nostro cliente almeno in parte le somme che abbiamo contestato”.
E le probabilità che il tutto vada a buon fine non sono poche, dice ancora Pratesi.
“Per quanto invece riguarda la percentuale di successo sui conti correnti, così come avviene anche sui derivati, la percentuale è molto alta, soprattutto quando i conti sono vecchi, quindi molto risalenti nel tempo, diciamo più vecchi di 15 o 20 anni, stiamo parlando di percentuali di oltre l’80% di successo, di recupero almeno parziale delle somme contestate”.