Roma, 5 apr. (askanews) – L’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzya ha negato le accuse di uccisioni di massa nella città ucraina di Bucha, vicino a Kiev. “Questa non è altro che una provocazione inscenata volta a screditare e disumanizzare l’esercito russo e a livellare la pressione politica sulla Russia” ha detto, chiedendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una riunione sulla questione.
La Russia sostiene che i civili a Bucha sono stati uccisi dopo che le truppe di Mosca hanno lasciato la città. Ma secondo un’analisi del New York Times i civili sono stati uccisi quando i russi avevano il pieno controllo della cittdina. Un video girato il 2 aprile infatti mostra corpi in strada e le immagini dal satellite rivelano che alcuni di questi cadaveri erano lì dall’11 marzo.