Innovazione in agricoltura, Confagri premia chi guarda al futuro

Giansanti: ciò che seminiamo oggi raccoglieremo in anni a venire

MAR 24, 2022 -

Roma, 24 mar. (askanews) – Otto aziende che, grazie ad investimenti in innovazione, sono diventate simbolo dell’agricoltura italiana del futuro. E’ questo il senso del Premio Nazionale per l Innovazione istituito da Confagricoltura, che oggi a Palazzo della Valle a Roma, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, ha celebrato l’innovazione a 360 gradi in alcuni dei campi più strategici per il settore agricolo e agroalimentare: digitale, economia circolare e sostenibilità, ma anche novel pet food, turismo e territorio.

A spiegare quanto l’innovazione sia vitale per l’agricoltura made in Italy è il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: “Credo che ormai il dado è tratto, la grande vittoria che Confagricoltura ha portato a casa nel 2019, riconoscendo l’agricoltura come un soggetto economico al pari dell’industria alimentare che potesse beneficiare dei fondi per l’innovazione ha dimostrato in solo 3 anni che da alcune centinaia di milioni di euro di investimento in ambito agricolo siamo passati a quasi 2 miliardi di euro e non ci fermiamo. E’ evidente che l’agricoltura oggi ha bisogno di innovazione ma soprattutto ne ha bisogno il consumatore, che oggi ci chiede produzione di quantità, di qualità e sicura. Per far questo il ruolo dell’innovazione diventa rilevante perché l’innovazione oggi permette di produrre di più, di preservare le risorse naturali, di intervenire solo quando c’è necessità”.

I riconoscimenti attribuiti da Confagricoltura premiano aziende che hanno messo al centro della propria attività processi sostenibili, modelli di economia circolare, innovazione di processo e di prodotto. “Questo premio non vuole essere solo un riconoscimento a chi si è messo in moto ma vuole indicare la direzione che Confagricoltura vuole dare alla agricoltura italiana. In un mercato sempre più globale vincono solo le aziende più competitive e produttive”.

Spiega Giansanti: “E nel processo produttivo l’innovazione è fondamentale”.

“Quello che stiamo seminando lo raccoglieremo negli anni a venire, è evidente tutte quelle imprese che oggi investono in innovazione saranno quelle più competitive e vinceranno la sfida dei mercati degli anni a venire”.

E se è vero che l’Italia è già leader mondiale per economia circolare e sostenibilità ambientale in agricoltura, ora siamo di fronte a scelte quasi obbligate e dettata dal contesto internazionale.

“La guerra ha fatto venire al pettine tutti i nodi di scelte fatte, fatte male o non fatte. Se qualcuno avesse ascoltato di più quello che Confagricoltura ha cercato di dialogare, narrare, stimolare nel dibattito pubblico, quindi più energia rinnovabili, più produttività di impresa, più competitività di impresa, più scienza e ricerca applicata all’agricoltura, più biotecnologie, oggi ci troveremmo in una situazione completamente diversa”.

Tra le aziende premiate, anche chi ha deciso di recuperare antiche pratiche agricole o praticare una minima lavorazione per conservare la fertilità dei suoli. Perché si può fare innovazione anche guardando al passato: “Oggi le imprese possono fare quello che forse qualcuno prima di noi aveva immaginato ma usando metodi scientifiche, questo l’innovazione lo rende possibile, iniziare a parlare di carbon farming, di minime lavorazioni, di smart e precision farming di uso di sensori e droni è qualcosa di molto in più di quello che i nostri avi avevano pensato”.

Spazio anche a chi investe sul futuro dell’alimentazione dei nostri amici a 4 zampe: la start up Bugslife alleva la mosca soldato per la produzione di farine proteiche per il pet food. Per Caterina Luppa il premio di Confagricoltura “è una bella conquista, noi spingiamo a prescindere sempre di più a migliorarci sempre e a crescere personalmente e come imprenditori agricoli”.

“Confagricoltura e Anga che sarebbe l’associazione dei giovani di Confagricoltura spinge moltissimo su questo tema, sull’innovazione, per cui sicuramente c’è un grande aiuto nell’andare avanti però probabilmente se non ci fosse stata questa spinta non so come sarebbe andata nell’intero progetto”.