Milano, 26 nov. (askanews) – Le cellule CAR-T come vera e propria “rivoluzione” nel campo delle terapie per alcuni tumori del sangue. L’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma ha lanciato una campagna informativa significativamente chiamata “Destinazione futuro” che è stata presentata a Milano, alla presenza del presidente nazionale dell’associazione, Sergio Amadori. “Questa terapia con le cellule CAR-T – ha spiegato ad askanews – ha rivoluzionato il futuro dei trattamenti per i tumori del sangue, malattie per le quali la immunoterapia con CAR-T ha rappresentato un vero cambio epocale. Pazienti destinati ormai soltanto alle cure palliative, perché avevano esaurito tutte le terapie possibili, possono trovare in questo trattamento delle risposte importanti in quasi il 50% dei pazienti che hanno lunga sopravvivenza”.
Insomma, la nuova terapia rappresenta una possibilità, sempre più concreta per malati che non rispondono alle terapie convenzionali. Ma sono diverse anche le domande a cui si deve ancora dare risposta: per questo si parte dai sette centri autorizzati alla somministrazione in Lombardia per cercare risposte e ulteriori passi avanti. “Questo tipo di trattamento – ha aggiunto il presidente di AIL – è ancora sperimentale e non è per tutti i tumori del sangue. Esistono dei limiti che dobbiamo rispettare, ma che noi speriamo che rapidamente possano essere superati”.
La speranza, quindi, è molto forte, ma anche per chi ha la possibilità di accedere alla terapia con le cellule CAR-T il percorso non è semplice. Per questo accanto ai medici lavorano anche psicologi e psicoterapeuti, come Eleonora Criscuolo, che forniscono sostegno diretto ai pazienti. “E’ un paziente che arriva con tanti dubbi – ci ha raccontato la psicologa, responsabile dell’Ambulatorio di supporto psicologico di AIL – tanto sconforto e tanta delusione per tutto quello che ha fatto fino a quel momento. Noi, da un punto di vista psicologico cerchiamo di fare sì che la persona possa aspramente i propri dubbi e le proprie paure, cerchiamo di capire le modalità di adattamento a questa nuova terapia a questa fase della vita delle persone”.
Una nuova fase che però ha, in fondo al percorso di cura, e i casi di guarigione o remissione dei tumori già registrati stanno a dimostralo, una possibilità di rinascita. “Noi cerchiamo di dare loro uno spazio – ha concluso Eleonora Criscuolo – nel quale è possibile ridefinire un futuro e delle nuove possibilità di esistenza alla luce di questo nuovo trattamento”.
La campagna di AIL sarà itinerante e online ed è realizzata anche con il supporto non condizionante di diverse aziende farmaceutiche.