Roma, 11 nov. (askanews) – Il futuro energetico italiano sarà necessariamente sempre più rinnovabile e sostenibile. In questa direzione è stato compiuto da Terna, la società che gestisce la rete ad alta tensione, un nuovo passo per un’opera di importanza strategica, il Tyrrhenian Link.
Il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, chiusa la fase di consultazione con amministrazioni e cittadini ha firmato l’avvio del procedimento autorizzativo del Ramo Est, la tratta dell elettrodotto sottomarino che collegherà Campania e Sicilia. Si tratta di un’opera per la quale Terna investirà nei prossimi anni 3,7 miliardi coinvolgendo circa 250 imprese. Una infrastruttura che rientra nel piano di investimenti del gruppo guidato dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma che ha registrato nell’ultimo trimestre una crescita di tutti gli indicatori economici continuando nell accelerazione degli investimenti.
“A partire da maggio dello scorso anno abbiamo deciso di imprimere un importante cambio di passo alle attività di Terna, consapevoli del nostro fondamentale ruolo di registi della transizione energetica e di volano per la ripresa economica del Paese”, ha dichiarato Stefano Donnarumma.
“Per il sesto trimestre consecutivo abbiamo quindi messo in campo investimenti in accelerazione e siamo più che mai concentrati sulla realizzazione dei progetti previsti dal nostro Piano Industriale, che procedono speditamente in base ai tempi prefissati e sono fondamentali per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.
Il Tyrrhenian Link consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un utilizzo più efficace dei flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili, che sono in costante aumento. L’obiettivo è quello di rendere il sistema elettrico più sicuro ed affidabile, consentendo inoltre di ridurre i costi dell energia e dei servizi per il dispacciamento.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine che uniranno Campania e Sardegna alla Sicilia, destinata a diventare un vero hub energetico nel cuore del Mediterraneo.
Lunga complessivamente 480 km, la tratta Est unisce l’approdo siciliano di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese in provincia di Palermo, a Torre Tuscia Magazzeno, situata nel Comune di Battipaglia, nel salernitano. Dagli approdi, i cavi interrati invisibili percorreranno strade già esistenti lasciando inalterati ambiente e paesaggio.
L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo dei due cavi del Ramo Est sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.