Roma, 20 ott. (askanews) – “Ho invitato Agamben a un incontro a Villa Massimo. Anche il Goethe Institut gli ha inoltrato questa proposta. Agamben ha risposto a me e al direttore del Goethe Institut di temere di non poter accettare questo invito perché per entrambe le manifestazioni sarebbe stato necessario il Green pass. Lui non ha il Green pass. Dopo che ho ricevuto questa e-mail ho perso molto rispetto per Agamben. Quello che fa è un abuso politico di un invito personale amichevole. Usa l’amichevole invito per manifestare testardamente la sua posizione problematica.
“Agamben nella sua età avanzata non si lascia vaccinare, perché vede nella vaccinazione uno scopo di dominio politico dello Stato o perché come molti no vax teme che la vaccinazione lo faccia diventare impotente, è semplicemente scemo”: è l’attacco di Byung-chul Han, “il filosofo tedesco più letto nel mondo” (El Paìs), autore de “La società della stanchezza” (nottetempo 2012), ospite di un incontro promosso dalle Scuderie del Quirinale – nell’ambito degli eventi collaterali della mostra “Inferno” – al Goethe Institut in collaborazione con l’Accademia tedesca di Roma Villa Massimo, dove risiede da un mese circa come borsista.
“Io stesso non sono d’accordo con il Green pass sul posto di lavoro – ha proseguito il filosofo tedesco-coreano – e in particolare con la minaccia che si possa venire sospesi se non si rispetta la normativa. Ma non ci aiuta la teoria dello ‘Stato d’eccezione’; vorrei solo chiedergli se questa misura è conforme alla democrazia e alla costituzione. La democrazia non è qualcosa che viene data una volta per tutte, ma qualcosa per cui bisogna sempre lottare. Ho la sensazione che Agamben non sappia cosa è la democrazia”, ha incalzato Buyng-chul Han.