Milano, 30 set. (askanews) – Con la continua crescita del food delivery, il packaging diventa sempre più rilevante nell’impronta ambientale del food system: è pertanto fondamentale che i contenitori delle pietanze che raggiungono le nostre case siano progettati e concepiti per essere sostenibili.
Se ne è discusso al convegno “Food Packaging in carta e cartone per una filiera carbon neutral” organizzato da Comieco e dall’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, a Milano nell’ambito di All 4 Climate, l’iniziativa istituzionale in vista della Pre-Cop 26, e in occasione della “Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari”. “Il ruolo della carta è e sta diventando sempre più importante perché molte aziende, soprattutto nel delivery, stanno passando da materiali di origine fossile a materiali bio based. La carta è il principale materiale bio based in commercio e grazie anche all’accopppiamento e l’ibridazione con bio plastiche di origine vegetale può garantire un effetto barriera per il cibo e delle prestazioni che garantiscono anche un corretto delivery pre consumo”, ha spiegato.
Essendo la carta un materiale naturale, biodegradabile e riciclabile, consente un notevole risparmio energetico e di risorse rispetto a imballaggi derivanti da materia prima di origine fossile. E a livello di riciclo siamo a buon punto: “Il riciclo di carta e cartone, in particolare dell’imballaggio in carta e cartone, nel 2020 nonostante la pandemia ha raggiunto risultati importanti: abbiamo raggiunto l’87% e quindi superato l’obiettivo previsto dalle direttive eruopee per il 2030. Quindi con le quantità raccolte siamo perfettamente in linea, e anzi abbiamo anticipato gli obiettivi. Bisogna lavorare sulla raccolta differenziata di qualità per avere una raccolta che sia il più possibile riciclabile e quindi recuperare materia prima seconda”.
Secondo Silvio Barbero, vice presidente dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, “è fondamentale comprendere che il tema di uno stile sostenibile di alimentazione è un punto fondamentale all’interno della transizione ecologica”.
“Credo che il tema della shelf life dei prodotti debba essere posto all’attenzione.
Certi prodotti non devono durare cosi tanto e il modello di produzione, distribuzione e consumo di questi prodotti deve essere ripensato anche in funzione di un cambiamento dei modelli di consumo e di alimentazione delle persone.
Questo puo sembrare un tema marginale ma è un tema di ripensare il modello sul quale noi costruiamo il nostro rapporto con il cibo”, ha sottolineato.
La reale necessità di un cambio di paradigma del sistema del cibo, tra contenuto e contenitore, è emersa nel corso del convegno anche dalle testimonianze di alcune realtà industriali, tra cui quella di Armando Mariano, Direttore R&D di Seda International Packaging Group: “Negli ultimi anni abbiamo assitito a una pressione molto forte da parte dei consumatori. L’acquisto è molto più consapevole, i cittadini che vanno al supermercato fanno una scelta non solo dal punto di vista economico, ma anche di consapevolezza ambientale”.
Per rispondere ai clienti Seda si concentra su tre aree: la scelta di carta esclusivamente proveniente da foreste sostenibili e certificate, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la circolarità del fine vita dei prodotti.