Roma, 14 giu. (askanews) – “Chiederemo che i beni culturali a tutela del patrimonio, sia all’interno del Comitato interministeriale legato comunque all’aerospazio e a tutto quello che è il controllo satellitare siano fondamentali e centrali perché noi abbiamo un patrimonio artistico veramente enorme e possiamo dettare la linea di tutela a tutto il mondo che è quello che stiamo cercando di fare e credo che riusciremo a fare. Per questo chiederemo comunque che tutto il governo investa molto di più di quello che viene investito oggi, perché voglio ricordare che nel Pnrr ci sarà una serie di interventi legati alla tutela del patrimonio artistico e una parte di questi saranno proprio su un progetto per avere una cabina di regia unica del controllo di tutto quello che è il patrimonio. Però i passi sono veramente tanti e questo può essere anche un La dal punto di vista economico perché abbiamo tante aziende veramente all avanguardia e si possono creare tanti posti di lavoro nuovi”.
Così il sottosegreterio di Stato alla Cultura, Lucia Borgonzoni, intervistata da askanews a margine dell’evento “Mic, Esa e Asi, insieme per l’Arte, sull’utilizzo delle tecnologie aerospaziali per la salvaguardia del patrimonio artistico, dal titolo “Il 5G e le teconologie spaziali applicate alla tutela dei beni culturali” svoltosi a Roma presso sede del Ministero della Cultura e in streaming online, lunedì 14 giugno 2021.
“Abbiamo iniziato a lavorare su dei progetti che nascono per tutelare il patrimonio artistico e culturale che è enorme nel nostro Paese – ha concluso Borgonzoni – un Paese che però ha una serie di problemi legati al dissesto idrogeologico, alla costa che viene erosa, per cui dovevamo riuscire a unire quello che era il controllo classico dei siti attraverso le persone, penso ai siti Unesco, ai siti archeologici e quelle invece che sono le nove tecnologie, per cui attraverso i satelliti e i droni siamo riusciti a unire la nuova tecnologia a quello che sono gli interventi umani classici, per andare intervenire sui beni prima che ci siano delle situazioni di degrado o situazioni addirittura di crolli, come abbiamo visto tristemente troppe volte, prima che siano irrimediabili.