Roma, 25 mag. (askanews) – La Cina respinge le accuse e assicura che a Wuhan non si sono registrati casi di Covid-19 nell’autunno 2019. Una smentita secca, arrivata dopo che il Wall Street Journal ha riportato la notizia di diversi membri del personale di un laboratorio di virologia di Wuhan, primo focolaio mondiale del virus, che si erano ammalati poco prima che il primo paziente con sintomi simili al Covid venisse registrato in città l’8 dicembre 2019.
“L’Istituto di virologia di Wuhan non è entrato in contatto con il coronavirus prima del 30 dicembre 2019 – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, e il record di ‘zero-infezioni’ è stato mantenuto finora tra il personale e gli studenti laureati. Pertanto, il rapporto che avete menzionato con tre persone dell’istituto che si sarebbero ammalate, è totalmente falso”.
Una replica diretta agli Stati Uniti; il rapporto pubblicato sul WSJ, infatti, è dell’intelligence statunitense e non era ancora mai stato divulgato. Gli Stati Uniti continuano a sostenere la teoria della “fuga del virus dal laboratorio” e l’Organizzazione mondiale della sanità dovrebbe discutere a breve nel dettaglio la prossima fase di un’indagine sulle origini del virus.
Inoltre, Anthony Fauci, l’epidemiologo consulente del presidente americano Joe Biden sulle strategie per la pandemia, ha detto di non essere “convinto” che il virus si sia sviluppato naturalmente al di fuori del laboratorio di Wuhan. “Penso che dovremmo continuare a indagare – ha dichiarato – su cosa sia successo in Cina”.