Milano, 5 mar. (askanews) – La signora Kariyia Baqtar ci lavora con cura e pazienza da due mesi, insieme ad altre cinque tra sarte e ricamatrici. Sta ricamando col filo dorato le parole “Padre Nostro” in aramaico. E’ quasi pronta la stola che indosserà Papa Francesco. La signora Baqtar vive a Qaraqosh, una località cristiana nella piana di Ninive, dove è atteso il Papa domenica in una delle tappe della sua prima visita in Iraq.
“Abbiamo ricamato in aramaico le frasi “padre nostro che sei nei cieli” e “Ti saluto, o Maria”, racconta padre Ammar Yaqo, parroco della chiesa al-Tahera di Qaraqosh, che sarà visitata anche dal Papa. Sul tessuto sono ricamate anche tre croci che ricordano quelle distrutte dai militanti dello Stato Islamico quando nel 2014 sono arrivati con i loro pick up a mettere a ferro e fuoco la regione. Proprio in quei posti in cui domenica Francesco verrà in pellegrinaggio per chiedere perdono al Signore.
“Questo ricamo ricorda quanto è stato distrutto dal Daesh. Noi siamo ritornati in chiesa, l’abbiamo riparata e ricostruita con cura”, ha aggiunto il parroco.
La città si prepara al grande giorno. Ogni angolo di strada è decorato con simboli cristiani, realizzati nello stile locale, lo stesso che compare sulla sciarpa del Papa che racconta la storia dei cristiani d’Iraq.