Libano, il ministro della Difesa Guerini in visita a Beirut

Italia in campo con aiuti per l'operazione "Emergenza cedri"

AGO 25, 2020 -

Beirut, 25 ago. (askanews) – Il Ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini si è recato in visita a Beirut, in Libano il 24 agosto 2020 per incontrare il presidente della Repubblica libanese Michael Aoun e i militari italiani impegnati nell’operazione umanitaria “Emergenza cedri” in seguito alle violente esplosioni nel porto della capitale libanese del 4 agosto 2020 che ha causato oltre 200 morti e migliaia di feriti e sfollati.

 

“Il Governo e il popolo italiano – ha detto Guerini – sono vicini al Libano in questo difficile momento dopo il grave incidente che ha colpito il Paese. L’operazione umanitaria della Difesa ‘Emergenza Cedri’ è un ulteriore segno del forte legame tra Italia e Libano e della fraterna vicinanza al popolo libanese provato da questa grande sofferenza”.

 

Il ministro Guerini ha incontrato anche il ministro della Difesa libanese Zeina Akar e successivamente il generale Joseph Aoun, Capo di Stato Maggiore delle LAF (Lebanon Armed Forces) i quali hanno ringraziato il Ministro per l importante supporto della Difesa italiana per la stabilizzazione del Paese, per l emergenza dopo l esplosione del 4 agosto e per quella sanitaria del Covid-19.

 

“L operato esemplare delle Forze Armate libanesi in un momento così critico – ha aggiunto Guerini – ne conferma la qualità e la dedizione al servizio del Paese. L’Italia, come ha già fatto in questi anni con la missione MIBIL (Missione Bilaterale in Libano) è pronta a dare tutto il sostegno necessario in un momento in cui il Libano deve affrontare la ricostruzione dei quartieri della Capitale, delle infrastrutture oltre che del processo politico”.

 

Il Ministro della Difesa, accompagnato durante la sua visita dall ambasciatrice Nicoletta Bombardiere, ha poi visitato l ospedale da campo italiano con personale specializzato dell Esercito (della stessa tipologia di quello impiegato in Italia durante l emergenza Covid-19) e il luogo nel porto di Beirut dove sono avvenute le esplosioni. A seguire poi è andato a bordo di nave “San Giusto” per salutare i militari italiani che, arrivati ieri in Libano, hanno iniziato la missione umanitaria interforze a favore della popolazione libanese.

 

Al saluto erano presenti, inoltre, il generale Del Col, Capo della missione e comandante della Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL), il comandante del Sector West della missione UNIFIL, generale Di Stasio, il comandante della missione bilaterale in Libano generale Antoci, il brigadier generale Di Blasi, comandante della Task Force Emergenza Cedri, il capitano di vascello Cazzato, comandante di “Nave Etna” e il capitano di vascello Cuciniello, comandante di “Nave San Giusto”.

 

“Il lavoro che vi accingete a svolgere in questa importante missione umanitaria fa onore all Italia a voi e alle vostre famiglie. I militari italiani, da 38 anni, non hanno mai cessato di essere presenti in Libano garantendo costantemente la necessaria assistenza alla popolazione libanese”, ha affermato il Ministro rivolgendosi ai militari e sottolineando il delicato lavoro che i circa 1200 soldati italiani, impegnati nella Missione ONU, svolgono quotidianamente.

 

Il ministro ha poi avuto un colloquio con il Generale Stefano Del Col dove ha ribadito che la Difesa continuerà a fornire il proprio significativo contributo non solo in termini di risorse umane ma anche di supporto finanziario, logistico e nel comparto dell addestramento in un momento così difficile per il Paese.

 

Il Ministero della Difesa italiano, a seguito delle esplosioni che hanno devastato la città di Beirut e della mobilitazione della comunità internazionale, aveva immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa, la nave “San Giusto” e mezzi specializzati della Difesa per la missione di supporto umanitario e medico.

 

In tutto gli aiuti italiani al Libano per l’operazione “Emergenza cedri” prevede l’impiego di 500 militari, 2 navi (“San Giusto” ed “Etna”), un ospedale da campo con personale specializzato dell Esercito (stessa tipologia di quello impiegato in Italia). 32 posti letto e 3 di terapia intensiva, mezzi assetti per la rimozione delle macerie, nuclei CBRN (chimico, batteriologico, radiologico e nucleare), 1 elicottero MH-101 dotato di barella per alto bio-contenimento, una squadra del Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin con capacità EOD (Explosive Ordnance Disposal, bonifica di ordigni esplosivi) e CIED (Counter-Improvised Explosive Device, contrasto ordigni esplosivi improvvisati), supporto idrografico per i rilievi nel porto a seguito dell esplosione, un aereo da trasporto C-130J della 46esima Brigata aerea di Pisa dell’Aeronautica Militare.