Napoli, 23 giu. (askanews) – “Fondoschiena usurato? Significa semplicemente che in politica c’è un fattore che si chiama ‘Fattore C’, è il fattore della fortuna. Usurato significa che, nel giro di un anno, hai perduto il 10% dei voti dalle elezioni europee ad oggi”. Questa la spiegazione del governatore campano, Vincenzo De Luca, alle sue stesse parole pronunciate venerdì 19 giugno in diretta Facebook, nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini che aveva criticato i festeggiamenti che si sono svolti a Napoli dopo la vittoria della Coppa Italia.
Il presidente della Regione, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha parlato di “stupidaggini” e di “interpretazioni mitico-allegoriche” che “appartengono a chi le fa”.
“L’usura – ha ribadito – riguarda la consumazione della fortuna del ‘Fattore C’. Stiamo parlando di politica e quindi, siccome nel giro di un anno credo che si sia perduto, da parte di Salvini, il 10% dei voti, mi pare che l’usura sia quella”.
“Se dovessimo fare l’esame dei toni utilizzati da alcuni esponenti politici contro i napoletani – ha precisato De Luca – potremmo parlare per un anno intero. Siamo persone civili, se avessimo dovuto fare demagogia rispetto a quello che è successo in Lombardia, avremmo davvero dovuto utilizzare parole di fuoco”.
“Mi sono limitato a fare delle osservazioni estremamente ragionevoli. Se tu strumentalizzi una festa che fanno gli sportivi, a mezzanotte, dopo che hai organizzato tu dieci giorni prima una manifestazione a Roma in violazione di tutte le norme di sicurezza, credo che un motivo elementare di coerenza e di correttezza ti dovrebbe spingere a tacere”.
“Il tempo di questo sciacallaggio e di questa demagogia è finito – ha rincarato De Luca – e, soprattutto, è finito in Campania perché oggi la Campania cammina a testa alta in Italia. Pensate quello che sarebbe successo in Italia se fossero morte a Napoli, in Campania, le migliaia di anziani che sono morti in altre parti d’Italia. Allora io rivendico semplicemente il rispetto della verità e dei fatti. Nessuna demagogia e partiamo dai fatti. I fatti sono che la Regione Campania ha retto, abbiamo fatto uno sforzo enorme. Ci siamo salvati in Campania perché siamo partiti 15 giorni prima rispetto ad altre parti d’Italia. Abbiamo avuto un atteggiamento di grande rigore, abbiamo chiuso quando in altre parti d’Italia si apriva e si brindava. Abbiamo affrontato problemi difficili quando a metà marzo non arrivavano a Napoli neanche le mascherine per il 118. Abbiamo combattuto con le mani nude. Allora abbiamo, credo, fatto un lavoro importante che merita rispetto”.