Napoli, 19 mag. (askanews) – Tra gli insegnamenti che l’emergenza Covid ha imposto al sistema produttivo del Paese c’è quello di dover ripensare allo sviluppo delle attività economiche agendo in modo strategico sulla digitalizzazione, ma questa volta a favore anche delle piccole e medie realtà.
In questa prospettiva da un’azienda napoletana arriva la proposta di PINapp, una piattaforma destinata ad aiutare i piccoli e medi esercenti a rendere più efficiente l’intera organizzazione e gestione dell’attività: dalla raccolta ordini, on line o in negozio, alla gestione degli stessi, al completamento, al magazzino al pagamento, alla gestione dei driver per l’eventuale consegna a domicilio. Uno strumento insomma che punta a riportare in casa, all’esercente di vicinato, il legame con il consumatore che le multinazionali hanno monopolizzato facendo leva sull’informatica. “PINapp è una piattaforma nata per creare un’interazione tra domanda e offerta, ovvero mette in contatto il consumatore direttamente con il negoziante, ma un contatto che arriva attraverso tutti gli strumenti che il digitale offre – dice Giuseppe Agovino, ceo di PINapp – Quindi ordini che arrivano dall’e-commerce, piuttosto che dai social; ordini interni come la gestione del totem, piuttosto che il self order direttamente dal tavolo di un ristorante o da sotto l’ombrellone. Gli ordini che poi arrivano in maniera organizzata su un sistema gestionale che organizza il tutto e fa anche da punto cassa fino all’emissione dello scontrino. E che si occupa anche di gestire anche la parte post vendita”.
Usare le tecnologie digitali per rendere sempre più stretto il rapporto con il cliente è una lezione che le piccole e medie imprese soprattutto quelle di vicinato, devono oggi recuperare velocemente per non perdere sempre più terreno nei confronti dei colossi del web. “PINapp è un progetto che nasce per rispondere all’esigenza delle piccole e medie imprese, e in particolare quelle della ristorazione del commercio al dettaglio, che in questi anni sono chiamate a rispondere all’aggressività commerciale dei colossi del web come Amazon – spiega Stefano Consiglio , docente di Organizzazione Aziendale e direttore Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università “Federico II” di Napoli – PINapp mette a disposizione delle pmi le armi delle tecnologie 4.0, in particolare big data e business intelligence, per migliorare i processi commerciali e logistici di queste imprese, e al tempo stesso favorire alleanze tra piccole realtà imprenditoriali che operano all’interno della stessa comunità. Mi auguro che i bambini che nascono in questi giorni avranno fra dieci anni la possibilità di passeggiare in centri storici illuminati pieni di negozi, botteghe, ristoranti e librerie piuttosto che in città dove girano soltanto furgoni e riders che fanno consegne a casa. PINapp è un progetto che potrebbe dare un contributo in tal senso”
Quella di puntare sul digitale per il rilancio di attività particolarmente colpite dalla crisi Covid, come la ristorazione, è la scelta indicata anche dallo chef Vincenzo Butticè, fondatore del progetto ‘Ristoratori Uniti’. “Penso – dice Butticè – che sia proprio il momento ideale per accelerare una ristorazione 3.0 nella parte organizzativo gestionale attraverso la digitalizzazione”.
Per riavvicinare consumatori e commercianti PINapp viene ora resa disponibile gratuitamente ai negozi di vicinato per i primi due mesi di riapertura dopo il lockdown.