Matera, 15 giu. (askanews) – Cultura, ambiente e tecnologia. Sono queste le parole d’ordine del protocollo siglato tra la città di Matera e Terna per la razionalizzazione della rete elettrica del comune lucano. Un’intesa, ha spiegato l’amministratore delegato della società che gestisce la rete elettrica nazionale, Luigi Ferraris, ricca di significati. “Siamo molto contenti perché è la rappresentazione dello sforzo che stiamo facendo di portare avanti un modello di partecipazione progressiva delle comunità, delle istituzioni nelle opere che facciamo e sviluppiamo sul territorio. Siamo in una splendida città al centro della cultura mondiale quindi meritava un’attenzione e in questo senso abbiamo firmato questo accordo che prevede interventi di miglioramento e ottimizzazione della nostra presenza sul territorio limitando sempre di più l’impatto visivo e ambientale”.
Il confronto con la cittadinanza, ha voluto sottolineare Ferraris, riveste quindi un ruolo molto importante nella riuscita del progetto. “Per noi è un dovere, riteniamo giusto e corretto rappresentare alla cittadinanza ciò che stiamo facendo, condividere il progetto e ascoltare la comunità, per avere un risultato che sia di miglioramento della rete elettrica e dell’efficienza del sistema energetico e di piena accettabilità e condivisione da parte della cittadinanza”.
L’ad di Terna si è quindi soffermato sugli aspetti tecnici e sulla tempistica. “Direi che l’impatto più importante sarà l’interramento di una linea aerea per circa 6.5 km che prevede la restituzione di circa 37 ettari di terreni ai cittadini. Anche questo fa parte dello sforzo di miglioramento del nostro impatto ambientale, ma anche ricadute occupazionali perché parliamo di lavoro per le comunità locali”. “C’è tutto un percorso di autorizzazioni da portare avanti ma riteniamo che in 5-10 anni si chiuda tutto il processo di razionalizzazione di Matera”.
A mettere in evidenza il felice connubio tra Terna e Matera è stato quindi il sindaco, Raffaello de Ruggieri: “È un discorso di coerenza, Matera è una città che dà cortocircuiti creativi, Terna è trasmettitore di energia, entrambi sono due catalizzatori straordinari che possono esprimere il valore del nostro tempo”.
Lo stesso primo cittadino ha quindi rimarcato le ricadute paesaggistiche ed economiche del protocollo: “Il valore ambientale è indubbio, ma dietro c’è un investimento di 13 milioni di euro importanti per dare ancora più forza a un’economia territoriale, obiettivamente questi elettrodotti erano ferite aperte nel tessuto territoriale di Matera”.