Milano, 9 apr. (askanews) – La scritta HELP al centro del cortile principale dell’Università degli Studi di Milano si illumina e l’opera di Maria Cristina Finucci si trasforma in una sorta di ferita aperta che ci ricorda la sofferenza del nostro pianeta. E’ l’installazione “HELP THE PLANET. HELP THE HUMANS” che fa in un certo senso da cuore pulsante del Fuorisalone della Design Week milanese nel distretto di Via Festa del Perdono. Alla cerimonia di accensione era presente naturalmente anche l’artista.
“Io credo – ha detto Finucci ad askanews – che un artista debba farsi carico di queste istanze della Terra, io personalmente spero e provo a dare una voce alla plastica nel mare, una voce all Natura che non può parlare e attraverso questa installazione che rappresenta una spaccatura nella terra che sanguina e sanguina plastica, quindi è la Terra che chiede aiuto all’uomo”.
L’opera è realizzata con migliaia di tappi di plastica raccolti in tutto il mondo che vengono inseriti nei gabbioni di rete metallica realizzati da Officine Maccaferri. E il presidente dell’azienda emiliana, Alessandro Maccaferri, ci ha spiegato la filosofia che sostiene il loro impegno culturale.
“Per noi – ci ha detto – è molto importante poter sostenere l’arte se c’è anche una motivazione sociale, come in questo caso, perché il nostro prodotto è un prodotto fondamentalmente che viene utilizzato e serve per aiutare e preservare l’ambiente, lavoriamo per questo”.
Importante per l’azienda anche il fatto di trovarsi dentro un’università. “Il nostro mondo – ha aggiunto il presidente – è l’ingegneria, la tecnica, e poi abbiamo campi di applicazione che arrivano fino al mare, con questo grossissimo problema della plastica e questo grido d’aiuto che ci porta qua”.
Il grido d’aiuto Maria Cristina Finucci da anni lo sta portando in giro per il mondo, dalle Nazioni Unite fino ai fori imperiali di Roma, e da tempo collabora con Maccaferri, in una comunione di intenti che ci è stata confermata anche dalla Brand manager dell’azienda, Maria Carla Maccaferri, esponente dell’ultima generazione della famiglia che ha recentemente festeggiato i 140 anni di attività della propria impresa.
“Il tema dell’ambiente e della sua protezione è nel nostro Dna da sempre, abbiamo prodotti che sono per loro natura ecocompatibili e su questo messaggio puntiamo molto, anche a livello di comunicazione proprio perché ci vogliamo prendere cura del mondo grazie alle nostre soluzioni”.
Soluzioni che, nella migliore tradizione della cultura politecnica milanese, passano anche dalla creatività degli artisti e dalla riflessione, ormai di massa, sui temi del design sostenibile.